Protocollo Viola due anni dopo, un primo risultato con il cav. Titina Cioffi

Stato Donna, 23 ottobre 2021. Due anni fa il “protocollo Viola”, proposto e strutturato dall’associazione Viola Dauna per far nascere una rete di attori- tra cui Prefetto, Forze dell’ordine, Procura della Repubblica, Comuni e Provincia – muoveva i primi passi con la firma di 22 sottoscrittori. Laura Spinelli (nella foto di copertina) dottoressa, coordinatrice della commissione ordinistica dell’associazione, fa il punto sull’impegno di creare una cabina di regia e una mappatura del territorio con una persona di riferimento. Il 10 febbraio scorso, in piena pandemia, anche a seguito della recrudescenza dei delitti di genere in Capitanata, l’associazione ha inoltrato al Prefetto (l’incontro con il nuovo prefetto Carmine Esposito potrebbe essere fissato in occasione del prossimo Viola Day il 20 novembre) la richiesta di convocazione di un tavolo istituzionale.

Task force presso Viola Dauna (foto dicembre 2019)

“Si è tenuto prima quest’incontro- spiega Spinelli. successivamente sono stati convocati i Comuni, l’associazione ‘Impegno Donna’ di Cerignola (l’ambito cui fa riferimento anche Orta Nova) e la Regione. Abbiamo fatto presente la necessità della costituzione di una rete per prevenire e contrastare la violenza e come i piani di zona dei Comuni debbano prevedere un impegno di spesa per questo. Il centro antiviolenza ‘Titina Cioffi’ a Orta Nova (ne parla Daniela Iannuzzi in altro articolo di SD) è nato anche grazie alla nostra sollecitazione, seppur a rilento e in silenzio quando serve la rete funziona”. Nel 2019, in un’intervista su Stato Quotidiano, la dottoressa Spinelli esprimeva appunto la necessità di potenziare il cav istituzionale dei 5 reali siti evitando gli spostamenti in un altro luogo, passo che avrebbe dovuto comportare più personale e più ore.

Donne vittime di violenza, a Orta Nova c’è il Centro “Titina Cioffi”

Il prossimo 20 novembre, pochi giorni prima della giornata internazionale della violenza contro le donne, è in programma l’appuntamento con il Viola Day: “Si svolgeranno incontri per tutta la giornata, il tema di quest’anno rientra in quella che è la necessità di saper riconoscere da parte dei medici i segni della violenza, di saper riconoscere i campanelli d’allarme, come abbiamo sempre detto, ma non basta. Un avvocato terrà una relazione su come scrivere un referto di una donna che ha subito violenza in modo tale che possa servire come strumento per la denuncia anche mesi dopo. Si parlerà di violenza contro gli operatori sanitari e di “vittimizzazione secondaria”, quella fatta dai media quando tendono a giustificare o a dire che è stato un raptus”.

Redazione

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