Il prodotto è rientrato, infatti, tra i primi venti prescelti dall’apposita giuria che andranno ad aggiudicarsi la vittoria finale nei prossimi giorni. La notizia non appena diffusa su facebook è stata accolta con vivo entusiasmo dalla cittadinanza, già nota in Italia e nel mondo per il suo tipico pane, una volta ammassato il casa da ogni famiglia.
Basta ricordare, tra tutte, l’arte dell’oreficeria e degli abiti da sposa e del tagli- cuce in genere. Questa volta l’affermazione è toccata a Café Noir e al suo panettone fatto in casa, finalista alla 5^ edizione 2021 di “Mastro Panettone”, il contest che decreta il migliore panettone d’Italia.
Il prodotto è rientrato, infatti, tra i primi venti prescelti dall’apposita giuria che andranno ad aggiudicarsi la vittoria finale nei prossimi giorni. La notizia non appena diffusa su facebook è stata accolta con vivo entusiasmo dalla cittadinanza, già nota in Italia e nel mondo per il suo tipico pane, una volta ammassato il casa da ogni famiglia.
Ed è proprio su queste tracce che Michele Pirro, titolare del locale, si è messo per riscoprire il sapore antico dei suoi dolci. Si tratterebbe, secondo il suo dire, delle materie prime , in particolare del lievito madre fresco, ossia il cosiddetto “crescente” (dialetto italianizzato) estrapolato al momento giusto e conservato in luogo fresco per i prossimi impasti del pane o di altri dolci fatti in casa.
Le massaie di un tempo si passavano il lievito fresco le une alle altre in ogni “stradario”, cioè gli abitanti di una strada, con i quali si condividevano ogni tipo di rapporto e scambio di aiuto. Ora non più. Spesso non ci si tratta neppure col dirimpettaio.
Riprendendo il discorso di cronaca, va detto che quelli di Café Noir ci avevano provato a produrre qualcosa di qualità già con la “colomba” pasquale ed era andata a ruba, come pure con altri tipi di dolci, puntualmente riusciti e desiderati. Pirro, anche questa volta ha voluto esprimere tutta la sua contentezza per il traguardo raggiunto.
Se poi il panettone risulterà tra i primissimi sicuramente ognuno degli operatori toccherà il cielo con un dito. Ma come in ogni cosa il merito spesso non è personale, ma di gruppo, condividiamo con lui la conclusione del suo post:
“ Essere arrivati fin qui costituisce per noi già un grande successo. Ringraziamo l’intero staff della gara e Massimiliano Dell’Area per averci dato questa possibilità, ovvero quella di farci conoscere nel mondo dell’alta pasticceria”. Ad Maiora!
(Fonte:Redazione sanmarcoinlamis.org)
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