Torino austera e spettacolare, prossima sede dell’Eurovision

Stato Donna, 30 marzo 2022. L’eleganza sabauda, i caffè storici sotto i portici, le ampie e più note piazze del centro collegate da ampi viali trafficati, porticati frequentati ma mai caotici. A tratti austera, fredda, complice anche il periodo, ma pronta a carpire sguardi e attenzioni con uno scorcio, per un locale affollato o per una delle sue storiche attrazioni.

Si passeggia amabilmente in quello snodo che parte da piazza san Carlo, forse la piazza più importante, teatro e palcoscenico di “eventi” come quello dell’altra sera, con quella scritta cubitale “TI AMO ANCORA” apparsa in una notte e poi, dopo tanto parlare, rivendicata dagli Eugenio in via di Gioia (gruppo musicale italiano) quale manifestazione d’amore verso la Terra. Da essa piazza parte via Roma, la via del lusso, i cui portici sono pieni zeppi di maison dell’alta moda e di qualche famoso franchising, che conduce a Piazza Castello, col suo Palazzo Reale, in fondo, Palazzo Madama sulla destra, e la sede della Regione Piemonte, a sinistra.

Di fianco a quest’ultima parte via Garibaldi, la via dello shopping “economico”, con le sue installazioni luminose, con negozietti di ogni genere, traverse, localetti e bar, fino a condurre a Piazza dello Statuto. Poco più in là si sviluppa invece il cosiddetto “quadrilatero”, uno dei quartieri della movida, coi suoi locali e localini di ogni genere e gusto. Quartiere che finisce a confine col duomo di Torino, ovvero la Cattedrale di San Giovanni Battista, ove è custodita gelosamente la Sacra Sindone. Riposta in una sorta di altare di marmo, corredata di panni e sue fotografie e protetta da un vetro antisfondamento.

I più “saggi” ricorderanno quella notte nell’aprile del 1997 in cui solo l’eroismo di un Vigile del Fuoco salvò il sacro sudario da un imponente incendio che distrusse la Cappella che la ospitava. Oggi è meta di pellegrinaggio nonostante sia raramente esposta al pubblico; come narrato da uno dei responsabili della sicurezza, l’ostensione viene decisa sempre e solo dal Papa in persona, in occasioni speciali e senza un particolare preavviso (avvenne, ad esempio, in occasione del Giubileo del 2000 o per la Pasqua del 2020), ma la sua presenza fornisce una forte aurea di spiritualità che si avverte ogni volta ci si ferma innanzi a quel vetro blindato e a quella “teca” imponente.

Tornando a girare per Torino con gli occhi del ricordo e, speriamo, accompagnati da quelli della curiosità per chi legge, ripartiamo da Piazza Castello, dove vi si accede da un porticato insistente sul lato sinistro della stessa Cattedrale; da lì, costeggiando Palazzo Madama, si arriva ad altri portici e a un bivio, scendendo a sinistra si sbuca in uno dei tanti parchi della città (qualche sua panchina ha dato asilo a chi scrive durante qualche trasferta bianconera), mentre verso destra si incrocia via Po, che coi suoi portici, casa di alcuni senzatetto durante la notte, conduce a Piazza Vittorio Veneto, una delle sedi della movida torinese, coi suoi locali e gli ampi spazi.

In fondo alla Piazza, attraversato il ponte sul Po, vi è la Gran Madre, una chiesa che ricorda molto il Pantheon romano, che si erge sulla sua scalinata e di sera offre uno spettacolo unico. Per gli amanti delle passeggiate in notturna, imperdibile è quella sul lungo Po…costeggiato da muretti pieni di scritte contro il Patriarcato, in favore della libertà del corpo della donna, simbolo colorato e forte di una presente e attiva rappresentanza femminista, ove si incrociano ragazzi che trascorrono la serata in compagnia, bevendo e chiacchierando ma senza troppi schiamazzi. E lì di fronte, in alto, il Monte dei Cappuccini, così splendidamente illuminato di blu con delle installazioni luminose che richiamano molto quelle di Lione (non distantissima da qui, peraltro).

La passeggiata riempie gli occhi e acquieta l’anima. Tutto questo e molto altro è Torino, capoluogo piemontese, già Capitale d’Italia, la prima, e prossima sede dell’Eurovision Song Contest 2022, che si svolgerà il 10-12-14 maggio 2022, fra meno di 50 giorni, presso il PalaOlimpico di Torino.

Una nota di merito, a parte, la merita la Reggia di Venaria, con la sua fantastica Galleria Grande, distante mezz’ora d’auto dal centro di Torino, che ospiterà il Red Carpet e il Gala che precederanno l’evento. Speriamo tutti che i venti di pace soffino nei giorni e nei giorni a venire per ricreare un po’ di quell’atmosfera europea, placida, da respirarsi dal vivo o davanti alla tv, dopo così tanta apnea emotiva…

Benedetto Mandrone, 30 marzo 2022

Benedetto Mandrone

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