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La vittoria di Serena ad Amici, da 17 anni mancava un foggiano in finale

Stato Donna, 16 maggio 2022. Ore 21:25, 15 maggio, Canale 5. Inizia la finale della ventunesima edizione di “Amici di Maria De Filippi”, una finale a sei per la prima volta nella storia del programma. Per il circuito ballo, sono rimasti in due, tra cui Serena Carella, una figlia di Capitanata, precisamente da Cerignola. È dal 2005, anno della vittoria del foggiano Antonino Spadaccino nella quarta edizione, che un pugliese non partecipava alla finale del talent show più longevo della tv italiana, e tra i più seguiti dai ragazzi.

Ore 23:08. Inizia la sfida del circuito ballo: Serena contro Michele, tra i favoriti alla vittoria finale. Dopo due esibizioni, arriva il verdetto del televoto. È Michele da Caserta ad andare in finalissima contro il cantante Luigi.

Foto: daninseries.it

Nella scuola di Amici Serena incontra nonna Maria: “Sono qui, io ti dovevo vedere…”

Serena non ha vinto, ma ha vinto il suo percorso all’interno della scuola: la sua tenacia, educazione umiltà, proprio come le ha detto la conduttrice in apertura di programma con il suo personale in bocca al lupo ad ogni concorrente: “Determinazione, tenacia perché non molli mai, perché sei riuscita a fare di osservazioni dure qualcosa di buono per te”.

Sono proprio queste doti che hanno portato Serena dalla scuola “Scarpette rosa” di Maria Rosa Carretta alla scuola più famosa d’Italia e alla finale della ventunesima edizione. La sua è una vittoria di educazione e duro lavoro, di accettazione delle critiche anche più dure, di volontà di migliorarsi e di crescere.

Il percorso di Serena all’interno della scuola profuma di sud, di tenacia, determinazione, di educazione. Un percorso intriso di radici e valori, percepibile già dall’incontro con Nonna Maria, avvenuto qualche giorno prima della finale, con i consigli che solo persone sagge come i nonni possono dare: “Sii umile ed educata. E sarai premiata”.

L’impegno, l’umiltà e l’educazione di Serena sono stati premiati: Serena ha vinto una borsa di studio di un anno alla prestigiosa Alley School di New York, nel cuore di Manhattan e il premio TIM.

Un percorso fatto di sacrificio, educazione, umiltà, quell’aria di sud, fatta di famiglia e sacrificio con momenti di complicità, che sostiene ogni individuo nei momenti di difficoltà.Quel settembre 2021 con la maglia data da Roberto Baggio, campione di calcio e di umiltà, è stato di buon auspicio: il talento, accompagnato dalla tenacia, dall’umiltà e dall’impegno, merita di fiorire.

Come già detto dai giornalisti collegati, il garbo e la dedizione di Serena sono un bel messaggio da trasmettere ai ragazzi di oggi, soprattutto di come affrontare le difficoltà dinanzi ai quali la vita ci pone, perché ognuno di noi è un fiore prezioso che merita di sbocciare.

Nicola D’Andrea, 16 maggio 2022

 

Redazione

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