È sbocciato “Orchidays” il festival delle orchidee a Mattinata

StatoDonna, 31 marzo 2023. “Era il momento giusto per fare un festival delle orchidee a Mattinata, dopo anni di lavoro, mostre, convegni, gemellaggi con altre città, si è sviluppata la sensibilità per avere un grande evento che corona un percorso. È sbocciato il festival”. Sorride Angela Rossini, naturalista, ricercatrice in campo di orchidee, che studia e diffonde questa unicità da 30 anni, quando arrivò da Bergamo nel paese garganico, 1977, avendo sposato un mattinatese.

Nel 2014 ha pubblicato un libro con Angelo Quitadamo “Orchidee spontanee nel Parco nazionale del Gargano”.  “Sul Gargano le orchidee selvatiche più belle del mondo”

“Ho venduto su internet oltre 3mila copie, credo che questo sia stato l’input per far arrivare qui studiosi stranieri, non semplici curiosi. Anzi, in questo periodo siamo già in fibrillazione, da aprile fino a maggio, con i giorni contati, Mattinata attira tedeschi, francesi, olandesi, che io porto sulle ‘stazioni’ dove sbocciano perché so dove trovarle”.

Una laurea in matematica e una passione per questo “gioiello unico”, fa un discorso complessivo: “Cresce qui perché ha l’habitat giusto, e questo ci deve spingere a difendere quello che abbiamo e a preservare l’ambiente. Ho scoperto un’orchidea, due anni fa, che poi hanno studiato nei loro laboratori dei botanici, tipica solo di questo paese, finora non è stata trovata in nessun altro luogo. Potevo chiamarla ‘Rossini’, ho preferito darle il nome della mia città adottiva”.

Racconta di quando andava, i primi tempi, per prati e rocce a fotografare e a scoprire: “Mah, sembravo agli occhi del paese un po’ folle ma rifarei tutto, anche spendendo tempo e soldi perché ho voluto così, tanto più ora che la sensibilità si è diffusa”. Ma ci tiene a sottolineare che “l’orchidea non è un papavero qualsiasi, è molto delicata, non va strappata né calpestata e se il festival è il coronamento di un percorso, i cammini saranno fatti a piccoli gruppi. Ci sono fiori che per crescere, dal seme alla pianta, impiegano anche dieci anni, per questo non vanno colte”.

Il festival, fortemente voluto dal sindaco Michele Bisceglia, prevede conferenze con docenti universitari con cui Rossini ha collaborato negli anni, spettacoli, degustazioni, attività didattiche, coinvolgerà il paese e quelli limitrofi: “Un passo importante, un conto è studiare con esperti, un conto è festeggiare con tutta la città un fiore unico”.

Redazione

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