Foggia, Sole 24 Ore: Più infermieri e meno antidepressivi per anziani

Terza edizione dei 3 indici del Sole 24 Ore, la classifica in base al contesto di vita per fasce d’età, bambini, giovani e anziani. Foggia è 90esima su 107 nella fascia bambini, 93esima per giovani e 24° per anziani.

È Siena la provincia dove vivono meglio i bambini, seguono Aosta e Ravenna, in coda Agrigento, Cosenza, Trapani, Reggio Calabria e Crotone.

La classifica tiene conto di 12 indicatori per ogni fascia di età, per esempio gli asilo nido, la rete scolastica, le scuole con palestre, spesa per intervento sociale, delitti a danno dei minori, competenza alfabetica e numerica adeguata, giardini scolastici, retta mensa scolastica.

Fascia Giovani: Foggia è 93esima, prima Ravenna seguita da Forlì-Cesena e Ferrara. 88esima Bari, 79esima Milano in coda Catanzaro, Roma, Napoli, Sud Sardegna, Taranto.

Fra gli indicatori, i residenti giovani, matrimoni, età media del parto, canone di locazione in zona centrale o semicentrale e incidenza su reddito medio, disoccupazione giovanile, giovani che non lavorano e non studiano, laureati, soddisfazione lavoro, concerti, spettacoli, aree sportive, bar, discoteche, amministratori comunali under 40.

Anziani. Sul podio Trento, Bolzano e Fermo, ultime Reggio Calabria, Messina, Massa Carrara, Pistoia e Lucca. Foggia è al 24esimo posto.

Fra gli indicatori: gli infermieri, speranza di vita, persone sole anziane, assistenza domiciliare e spesa enti pubblici per abitante con più di 65 anni, trasposto anziani e disabili, posti letto disponibili, geriatri, orti urbani, biblioteche, consumi per farmaci contro le malattie e per la depressione.

Il Meridione – scrive il Sole24 Ore- si aggiudica il primato in quattro graduatorie: con Barletta Andria Trani per la minore quota di anziani che vivono soli (altro parametro nuovo), con Oristano per le biblioteche e con Foggia sia per la percentuale di infermieri sia per il modesto ricorso a farmaci antidepressivi.

Per contro, proprio le problematiche che emergono da questa classifica contribuiscono ad assegnare a Massa Carrara, Pistoia e Lucca le tre ultime posizioni dell’indice generale.

Da notare le grandi città “che stupiscono per la performance negativa nei confronti degli under 35”.

Tra le ultime 30 classificate ci sono nove città metropolitane: tra le altre Napoli (105ª), Palermo (101ª), Bari (88ª), Torino (83ª) e Milano (79ª). “Pesano i canoni d’affitto inaccessibili, contro cui si è accesa anche l’ultima protesta universitaria: l’incidenza sul reddito medio dichiarato è cresciuta del 16% nell’ultimo anno”.

 

Redazione

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