Suoni d’Umbra, musica nel Parco del Gargano fra piante e alberi secolari

La poetica stagione concertistica “Suoni d’Umbra” prosegue con altri due appuntamenti nel verde del Parco Nazionale del Gargano.

Dopo l’Ensemble di Clarinetti diretto da Michele Castelluccia e il Quartetto di flauti “Image” che si sono esibiti immersi nella natura, tra piante e alberi secolari, sabato 24 giugno sarà la volta dell’Ensemble d’Archi diretto da Giovanni Caruso suonare al Laghetto d’Umbra, mentre domenica 25 ci si sposterà in Località Baracconi per ascoltare l’Ensemble di Sassofoni diretto da Manuel Padula.

I due eventi, che cominceranno alle 11.30 e sono ad ingresso libero, completano la nuova rassegna di concerti mattutini nella Festa Umbra in cui i musicisti non dispongono né di palchi, né di amplificazione, e il pubblico vi può assistere accomodandosi su stuoie e asciugamani, nel rispetto assoluto dei luoghi.

La rassegna è organizzata dalla sede di Rodi Garganico del Conservatorio di musica “Umberto Giordano” di Foggia insieme a l’Associazione “Luigi Russo”, all’Associazione Pervinca, Comunità Laudato si’ – Gargano Nord, al Museo Natura della Foresta Umbra, con il sostegno della Fondazione Musicalia della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia e il patrocinio del Comune di Vico del Gargano.

Il progetto è sostenuto dal direttore del Conservatorio, Francesco Montaruli, e dal presidente Saverio Russo, ed è coordinato sia nella progettualità artistica che nella realizzazione organizzativa, dal Maestro Francesco Mastromatteo, delegato della sede di Rodi Garganico. L’iniziativa è realizzata grazie al contributo della Fondazione Musicalia della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, presieduta da Aldo Ligustro.

Tre degli appuntamenti vedono impegnati ensemble costituiti da allievi e docenti della sede di Rodi del Conservatorio, mentre tutti i programmi musicali pongono un’attenzione particolare alla Natura intesa sia come fonte d’ispirazione artistica, che come produttrice, essa stessa, di suoni e strumenti.

“Siamo felici di aver originato attraverso la musica e proficue collaborazioni eventi unici che hanno stupito il pubblico e i turisti – commenta Francesco Mastromatteo

affascinati dalla straordinaria bellezza dei luoghi e da una proposta artistica nuova,  che valorizza il patrimonio naturalistico del territorio esaltandone ambienti che sono anfiteatri naturali.

Questo percorso, inoltre, insieme ad altri progetti, tra cui i seminari musicologici, i campus, i festival pianistico e chitarristico – sottolinea il maestro – rientra tra le iniziative che stanno connotando sempre più in maniera specifica, sia dal punto di vista artistico che formativo, la Sede di Rodi Gargano all’interno del suo contesto geografico, segno che sta maturando una propria e ben definita fisionomia”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Redazione

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