Mestruazioni e miti: le credenze più bizzarre (e infondate) da ogni angolo del pianeta

Il ciclo mestruale è un processo fisiologico fondamentale per la fertilità; ma quante superstizioni esistono!

Il ciclo mestruale rappresenta un processo fisiologico imprescindibile per la fertilità umana, eppure a livello mondiale persistono credenze e superstizioni che ne alterano la percezione.

In numerosi Paesi, le donne che vivono questo periodo sono considerate impure e soggette a restrizioni sociali. Desumendo che si tratti di retaggi religiosi o della cultura locale, sicuramente sono un grande ostacolo al progresso sociale.

Talvolta, ciò si traduce nella diffusione di convinzioni bislacche e infondate che stabiliscono comportamenti da seguire o da evitare in “quei giorni”.

Il portale informativo TGCOM24 ha raccolto alcuni dei miti più curiosi e diffusi a livello globale, evidenziando come le credenze popolari possano influenzare profondamente la vita quotidiana delle donne.

Il Pericolo degli assorbenti

Tra le credenze più sorprendenti, in Polonia si sostiene che una donna che intrattenga rapporti sessuali durante il ciclo mestruale possa mettere a rischio la vita del proprio partner! Si tratta di un’idea priva di fondamento scientifico, la quale, tuttavia, continua a circolare in alcune comunità. Nel contesto anglosassone, persiste la convinzione che l’uso dei tamponi possa determinare la rottura dell’imene, rendendo così la donna “impura”. In Malesia, si riscontra, invece, una credenza ancora più inquietante: si afferma che se una donna getta un assorbente usato senza averlo lavato con attenzione, possa rischiare di essere perseguitata dagli spiriti.

Numerose credenze concernono la cura del corpo durante il ciclo. In Israele, si ritiene che fare il bagno possa aumentare il flusso mestruale, mentre in Argentina si teme l’effetto contrario, cioè un pericoloso blocco del flusso sanguigno. In Inghilterra, si sconsiglia la permanente ai capelli, mentre in Colombia ci si astiene dal mettere lo smalto e dal bere limonata. Ancora più peculiare è la convinzione brasiliana secondo cui camminare a piedi nudi durante il ciclo possa causare crampi alle gambe.

Discriminazioni radicate

Le mestruazioni sono viste come un ostacolo anche in ambito culinario! In Italia, si crede che le donne durante il ciclo non riescano a far lievitare gli impasti (?!), mentre in Francia si teme che la maionese possa “impazzire”. In Argentina, si ritiene che sia impossibile montare la panna, e nei Paesi anglosassoni si nutre la preoccupazione che le verdure sotto sale possano rovinarsi. In Giappone, infine, si pensa che una donna mestruata non debba preparare sushi per evitare squilibri nei sapori.

Al di là delle superstizioni più eccentriche, persistono ancora oggi discriminazioni tangibili nei confronti delle donne durante il ciclo mestruale. In Nepal, le donne sono considerate impure e costrette all’isolamento, mentre in alcune regioni dell’India non possono accedere alla cucina o ai luoghi di culto. Una recente superstizione riguarda la pratica del campeggio: negli Stati Uniti, vi è una credenza diffusa che sconsiglia alle donne di campeggiare durante il ciclo mestruale, per timore che l’odorato possa attirare gli orsi, rendendo l’escursione particolarmente pericolosa. Essere al corrente di come vanno usati gli assorbenti può sicuramente aiutare contro tali credenze.