Ultim’ora Automobilisti, “Lei non può circolare”: legge già in vigore | Nessuno è più al sicuro

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Automobilisti non può circolare legge vigore

Questa categoria di automobilisti è bandita - StatoDonna.it (DepositPhoto)

Scatta l’ultimatum per gli automobilisti, con una categoria che non può circolare. Nessuno più è al sicuro: cosa cambia per i cittadini.

Ci sono diverse situazioni in cui alcuni automobilisti non possono guidare. Queste limitazioni dipendono da motivi sia normativi che personali. In primo luogo chi ha subito la sospensione o il ritiro della patente per infezioni gravi non è autorizzato a mettersi al volante fino al termine del provvedimento. Si tratta di misure adottate per garantire la sicurezza propria e altrui.

Un altro fattore rilevante riguarda le condizioni di salute. Automobilisiti affetti da patologie che compromettono la vista, i riflessi o la capacità di concentrazione possono essere dichiarati temporaneamente non idonei alla guida. In questi casi è la commissione medica locale a decidere sull’idoneità.

Ovviamente poi non mancano le restrizioni legate all’età. I conducenti più anziani devono sottoporsi con maggiore frequenza al rinnovo della patente e spesso vengono valutati con grande attenzione per accertare che siano ancora in grado di guidare con prontezza e lucidità. In caso contrario a loro può essere negato il rinnovo.

Nell’ultimo periodo vanno anche considerati i blocchi alla circolazione imposti per motivi ambientali, come le limitazioni alla guida per i veicoli diesel nelle grandi città. In tante aree urbane chi possiede un auto troppo inquinante non può guidare in determinati orari. Ora spunta il divieto per un’altra categoria di automobilisti.

Automobilisti, questi non possono circolare: la legge in vigore

Alcuni automobilisti si trovano impossibilitati a circolare a causa delle nuove restrizioni introdotte dal Codice della Strada. Dal 1° gennaio 2025 i conducenti di veicoli diesel dovranno confrontarsi con nuove regole sull’utilizzo dell’AdBlue, una sostanza indispensabile per abbattere le emissioni nocive dei motori. Questa soluzione liquida consente di trasformare i gas inquinanti prodotti dal diesel in composti innocui.

Questa innovazione comporta anche obblighi precisi per gli automobilisti, che saranno chiamati a usare almeno 15 litri di AdBlue ogni 10.000 chilometri. L’introduzione di questo consumo minimo ha implicazioni pratiche ed economiche non trascurabili. I proprietari di auto diesel dovranno monitorare con maggiore attenzione l’utilizzo del liquido, pena il rischio di guasti tecnici che possono rendere inutilizzabile il veicolo.

Automobilisti non può circolare legge vigore
La regola già in vigore che blocca alcuni automobilisti – StatoDonna.it (DepositPhoto)

Occhio a chi ha una macchina diesel, prenditi cura dell’AdBlue: i rischi

L’AdBlue cristallizzato può danneggiare il sistema di scarico e altri componenti sensibili, con conseguenze dispendiose in termini di riparazioni. Come riporta ItalianoEnduro il costo per rimettere in funzione un veicolo danneggiato da un uso scorretto di AdBlue supera i 1.500 euro. Molti conducenti, in passato, hanno cercato di eludere il sistema disattivando l’AdBlue.

Anche se non tutti i centri tecnici sono attualmente dotati di strumenti per rilevare tale disattivazione, le autorità hanno già previsto multe fino a 7.500 euro per chi modifica il sistema di abbattimento delle emissioni. La stretta normativa non è tanto una minaccia quanto un invito a collaborare attivamente nella riduzione dell’inquinamento. Questo è un argomento importantissimo per quanto riguarda la transizione ecologica che stiamo vivendo.