Casa, se comprate questa vi pagano: così ne avete una di proprietà e il portafogli pieno | Mai visto nulla del genere prima

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Se agite in tempo, avete tanti soldi (pixabay.com) - www.statodonna.it

Scopri i dettagli sulla compravendita di un immobile, cosa prevede la legge e quali diritti ha l’acquirente. 

L’acquisto di una casa può instillare una sensazione di pieno controllo sulla propria vita, come se ogni decisione fosse perfettamente ponderata e il destino finalmente disegnato con sicurezza.

Tuttavia, la realtà ha la capacità di insinuarsi tra le certezza con dettagli impercettibili, piccole crepe che nessun entusiasmo iniziale riesce a discernere.

E proprio nel momento in cui si è convinti che tutto sia stato pattuito, un elemento si fa strada, trasformando l’atteso acquisto in una fonte di dubbi e preoccupazioni.

Tutto può essere rimesso in discussione da un semplice dettaglio trascurato al momento opportuno. Cerchiamo di capirci meglio.

I problemi dietro i muri

In materia immobiliare si parla di “vizi occulti” per designare difetti funzionali o strutturali di un’abitazione che non sono emersi al momento dell’acquisto. Come evidenziato da Idealista, si tratta di problematiche spesso invisibili anche a fronte di una valutazione approfondita. Infiltrazioni d’acqua, crepe camuffate, impianti non a norma e difetti nelle fondamenta sono solo alcune delle possibili insidie. Se un vizio compromette l’uso, il valore o la sicurezza dell’immobile e non era facilmente individuabile prima del rogito, allora rientra nella definizione di vizio occulto secondo l’articolo 1490 del Codice Civile.

Una volta scoperto il difetto, il compratore ha diritto di agire entro 8 giorni dalla scoperta, con un termine massimo di un anno dalla consegna dell’immobile. Come evidenziato ancora da Idealista, la Corte di Cassazione ha stabilito che la responsabilità ricade principalmente sul venditore, a meno che non si dimostri che il difetto fosse noto all’acquirente o facilmente visibile. In presenza di dolo (se volutamente taciuto) si ha diritto non solo alla riduzione del prezzo o alla risoluzione del contratto, ma anche al risarcimento dei danni.

copertina del codice civile
Il compratore ha diritto di agire entro 8 giorni (pixabay.com) – www.statodonna.it

Tra diritto e buon senso

Nei casi più gravi, il compratore può richiedere la cancellazione della vendita o una significativa riduzione del prezzo pagato. Tuttavia, la giurisprudenza riconosce anche che le parti possono accordarsi per una riparazione o una soluzione transattiva. È dunque fondamentale, prima della firma, effettuare tutte le verifiche tecniche necessarie. Anche l’agenzia immobiliare, seppur indirettamente, può essere coinvolta in caso di dolo o negligenza grave, come stabilito dall’articolo 1759 del Codice Civile.

Come evidenziato da Idealista, il termine per proporre un’azione è, in linea generale, di un anno dalla consegna dell’immobile. Tuttavia, in caso di dolo, l’istanza di annullamento può essere presentata fino a cinque anni dopo la scoperta del difetto, in conformità con quanto stabilito dagli articoli 1439 e 1442 del Codice Civile. Dopo il termine di dieci anni, rimane solo la remota possibilità di dimostrare che il difetto ha influenzato il consenso iniziale.