Pensioni più basse, da giugno dovete rinunciare a un bel gruzzoletto: nessuno sarà esente dalla novità

Nuova stangata per i pensionati italiani - StatoDonna.it (DepositPhoto)
Le pensioni potrebbero diminuire ancora di più, visto che da giugno dovrete rinunciare ad un bel gruzzoletto: cosa cambia per gli interessati.
Da anni in Italia le pensioni sono al centro del dibattito pubblico. Queste rappresentano una voce consistente della spesa statale ed allo stesso tempo sono un diritto fondamentale per milioni di cittadini. Il sistema pensionistico italiano ha dovuto affrontare l’invecchiamento della popolazione.
A questo problema si sono aggiunte calo della natalità e la crescente precarietà del lavoro. Questi fattori rendono difficile garantire a tutti una pensione adeguata e sostenibile nel lungo periodo, creando tensioni tra le diverse generazioni e categorie di lavoratori. Un altro nodo cruciale riguarda l’età pensionabile e la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro.
Le riforme degli ultimi anni, come quella Fornero del 2011, hanno innalzato l’età per accedere alla pensione andando a suscitare polemiche soprattutto tra i lavoratori usuranti e coloro che hanno iniziato a lavorare molto giovani. Misure come “Quota 100” o “Opzione Donna” sono state introdotte per mitigare gli effetti della riforma, ma hanno generato tanta disparità.
C’è poi la questione delle pensioni minime e dell’equità del sistema. Molti pensionati vivono con assegni molto bassi, spesso inferiori alla soglia di povertà, mentre altri percepiscono pensioni molto alte frutto di privilegi o vecchie norme più favorevoli. Una nuova cattiva notizia però potrebbe colpire gli italiani, con le pensioni che saranno ancora più basse.
Pensioni basse, l’ultima stangata: questa non ci voleva
A partire da giugno, alcuni pensionati italiani noteranno una leggera riduzione dell’importo mensile dell’assegno. Stiamo parlando di circa 50 euro in meno per un periodo di quattro mesi. A chiarire la situazione ci ha pensato l’INPS con una recente circolare. Infatti l’istituto ha voluto fare diversi chiarimenti rivelando che non si tratta di un vero taglio.
Infatti il provvedimento è un recupero di somme versate in eccesso nel 2022. In quell’anno, infatti, molti pensionati avevano ricevuto l’indennità straordinaria una tantum ed in alcuni casi l’importo corrisposto si è rivelato superiore a quanto effettivamente spettante sulla base del reddito dichiarato.

Inps, calano le pensioni: arriva il provvedimento che punisce i cittadini
L’intervento si inserisce nelle periodiche attività di verifica fiscale condotte dall’INPS, che ha il compito di ricalcolare le detrazioni eventualmente applicate in modo errato negli anni precedenti. Non tutti i pensionati saranno coinvolti da questa trattenuta temporanea. Infatti riguarderà solamente chi ha percepito somme superiori al dovuto, in base a redditi annui pari a 20.000 o 35.000 euro.
La decurtazione viene applicata anche a titolo di conguaglio IRPEF, come previsto dalle normative fiscali in vigore. L’INPS ha anche pubblicato la lista aggiornata dei pagamenti delle pensioni di maggio. Questi saranno disponibili già dal 2 del mese, sia presso gli istituti bancari che gli uffici postali.