Poste Italiane, portatelo e ricevete 50mila euro: già è successo nel Sud Italia | Confermato il decreto

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Poste Italiane

Poste Italiane (Depositphotos Foto) - www.statodonna.it

Diritti degli eredi e risparmi postali: una vittoria legale contro Poste Italiane nel Sud Italia garantisce lo sblocco e la liquidazione.

Gestire l’eredità, specialmente quando include risparmi o investimenti detenuti presso istituzioni finanziarie, può presentare delle complessità. Gli eredi devono seguire procedure specifiche per ottenere la liquidazione delle somme spettanti, e a volte possono sorgere controversie con l’istituto che detiene i fondi.

Questo accade anche con strumenti molto diffusi come i Buoni Fruttiferi Postali o le somme depositate su libretti postali. Se questi risparmi cadono in successione a seguito del decesso del titolare, gli eredi hanno il diritto di richiederne la liquidazione, ma il processo non è sempre immediato o privo di ostacoli.

In caso di disaccordi o difficoltà con l’istituto che gestisce i risparmi ereditati, gli eredi hanno la possibilità di rivolgersi a organismi specializzati nella risoluzione delle controversie, che possono intervenire per garantire il rispetto dei diritti dei beneficiari.

Una storia recente proveniente dal Sud Italia evidenzia proprio come l’intervento di un organismo di risoluzione delle controversie possa garantire la liquidazione di somme importanti in favore degli eredi, anche in caso di resistenza da parte dell’istituto.

Controversia legale con Poste Italiane: eredi e liquidazione dei risparmi

Un caso legale recente ha coinvolto Poste Italiane e una anziana signora di Cosenza, in Sud Italia. La signora, in qualità di coerede della figlia defunta, aveva richiesto a Poste Italiane la liquidazione di Buoni Fruttiferi dematerializzati e di somme depositate su un libretto postale intestato alla figlia. Il controvalore totale di questi risparmi caduti in successione ammontava a oltre 50.000 euro.

Secondo quanto riportato, la richiesta di liquidazione da parte della madre aveva incontrato delle difficoltà, con Poste Italiane che sembrava subordinare la disponibilità delle somme al “perfezionamento della pratica di successione” in modo da sbloccare un blocco cautelativo sul libretto. La madre, desiderosa di ottenere le somme a lei spettanti, ha quindi deciso di intraprendere un’azione legale per risolvere la controversia.

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Poste Italiane insegna (Depositphotos Foto) – www.statodonna.it

La decisione dell’Arbitro Bancario Finanziario : diritto degli eredi e liquidazione disposta

La controversia tra l’anziana signora e Poste Italiane è finita davanti all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), un organismo di Bankitalia preposto alla risoluzione stragiudiziale delle dispute tra clienti e intermediari come banche e Poste Italiane, senza dover ricorrere al tribunale ordinario. Il collegio di Bari dell’ABF, competente per le questioni nell’area meridionale, ha esaminato il ricorso presentato per conto della ricorrente.

La decisione dell’ABF è stata quella di accogliere il ricorso della signora. L’organismo ha riaffermato un principio legale secondo cui il singolo coerede ha il diritto di far valere il credito caduto in successione (come le somme su libretti o i Buoni Fruttiferi) direttamente davanti all’ABF, anche limitatamente alla propria quota e senza la necessità di coinvolgere gli altri eredi nella procedura. Di conseguenza, l’ABF ha disposto che Poste Italiane provvedesse alla liquidazione in favore della ricorrente dei buoni fruttiferi e delle somme richieste, garantendo così l’accesso alle somme ereditate.