Illustrazione di due micini (Pixabay FOTO) - www.statodonna.it
Esistono tantissimi musei, eppure questo è davvero particolare perché è dedicato ai nostri amici gatti. Scopri cosa offre!
Se ti trovi a Budapest e ami i gatti anche solo la metà di quanto li amo io, c’è un posto che non puoi assolutamente perderti: il Cats Museum. Sì, un museo interamente dedicato ai felini, nel cuore della città, e per giunta gratuito! Si trova a due passi dall’Hotel Astoria e dalla Grande Sinagoga, in via Magyar 5.
Una vera chicca nascosta, di quelle che ti fanno dire: “Ma come ho fatto a non saperlo prima?!” Magari il nome fa subito pensare al musical di Broadway, quello di Andrew Lloyd Webber (e ti parte in testa “Memory” all’istante), ma qui non c’è palcoscenico: ci sono invece storie, arte, cultura e… tanti baffi. I gatti affascinano l’umanità da millenni, dall’antico Egitto ai giorni nostri.
E questo piccolo museo racconta proprio questo legame speciale tra uomo e felino. L’amore e il rispetto per la natura sono il cuore pulsante del museo, e si sente subito appena varchi la soglia. In due piani raccolgono opere dal XVI secolo al 1970: incisioni, manoscritti, monete antiche, quadri e oggetti provenienti dalla Fondazione Badoer di Venezia e da varie donazioni private.
Un viaggio nel tempo e nell’arte, tutto a tema micino. E non mancano le chicche: segnalibri, magneti, taccuini e souvenir esclusivi. Spoiler: è difficile uscire a mani vuote.
Dentro il museo non ci sono solo oggetti statici da ammirare. Ci sono anche otto gatti in carne, ossa e vibrisse, che gironzolano liberamente e, se hanno voglia, si fanno coccolare dai visitatori. Gli organizzatori li hanno scelti con cura: sono dolci, affettuosi, e adorano le carezze. Ovviamente, per rispetto sia loro che nostro, ci sono alcune regole da seguire. Ma nulla di complicato: buon senso e amore per gli animali, tutto qui. L’esperienza è pensata anche per chi, per mille motivi, non può avere un gatto a casa. Una coccola, un fusa, una pausa di relax tra un quadro e una stampa.
E poi ci sono le sezioni interattive: puoi scattarti un selfie con sfondi egizi o giapponesi a tema gattaro, lasciar giocare i bambini nell’angolo dedicato a loro o goderti un po’ di pace nel “relax corner”, con suoni della foresta e gatti sonnacchiosi accanto a te. C’è pure la stanza del Cheshire Cat, sì, proprio quello di Alice nel Paese delle Meraviglie. Una parete fluorescente, occhi giganti che ti fissano nel buio UV, atmosfera fiabesca e perfetta per qualche scatto memorabile. Ah, quasi dimenticavo: se completi il quiz interattivo sul tablet, alla fine puoi portarti via un piccolo souvenir. Per veri intenditori.
Oltre a essere un museo, questo posto è anche un rifugio per l’anima. Non mancano le info utili su alimentazione, cura e comportamento felino. E se ti innamori di uno degli ospiti (capita spesso), c’è un angolo dedicato all’adozione con gatti vaccinati, testati e pronti a trovare casa. Un gesto d’amore, che qui non viene preso alla leggera.
Ci sono anche iniziative adorabili come la “Cicasimogato bérlet”, cioè l’abbonamento alle coccole: nove ingressi per chi vuole passare regolarmente del tempo con i gatti. E se hai in mente un compleanno o un addio al nubilato originale, beh… che ne dici di organizzarlo qui? I pacchetti evento sono su misura, e c’è la possibilità persino di affittare l’intero museo in esclusiva. Altro che discoteca.
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