Smartphone, ecco quando diventa obsoleto (
C’è qualcosa di affascinante nella velocità e nella facilità con cui la tecnologia ci cambia la vita.
Un giorno il nostro smartphone ci sembra perfetto, l’indispensabile compagno di ogni giornata. Il giorno dopo, improvvisamente, non è più all’altezza. Come se il tempo, per i dispositivi digitali, scorresse più in fretta che per noi.
Nel grande gioco dell’innovazione, nessuno può permettersi di restare fermo. Le aziende rincorrono il futuro, i consumatori rincorrono le aziende, e ciò che era nuovo ieri, oggi è già superato. Ma non sempre i cambiamenti arrivano per introdurre una novità: a volte, arrivano per chiudere un capitolo.
In un mondo in cui tutto corre, anche fermarsi può avere un prezzo. Quando un colosso decide di tirare il freno, a pagare sono spesso gli utenti che avevano ancora fiducia nei suoi prodotti. Il progresso è una ruota che non aspetta nessuno, e chi non si adegua rischia di restare fuori dal giro.
È in momenti come questi che molti si ritrovano a fare i conti non solo con la tecnologia, ma anche con scelte economiche, affezioni personali e una domanda inevitabile: “E adesso cosa faccio?”
L’annuncio è arrivato in modo silenzioso, ma ha fatto l’effetto di un colpo di scena: LG dirà addio in via definitiva al mondo degli smartphone. Dal 30 giugno 2025, ogni dispositivo targato LG cesserà di ricevere aggiornamenti e patch di sicurezza. Nessuna eccezione, nessuna proroga.
Questo significa che ogni telefono LG, dal più vecchio al più recente, diventerà inesorabilmente più vulnerabile. Nessuna protezione contro le minacce digitali, nessun miglioramento. Solo un lento declino funzionale, che lascerà gli utenti davanti a una scelta inevitabile: rischiare o cambiare.
La notizia ha spinto molti a fare un rapido conto in tasca: quanto costa oggi un’alternativa affidabile? Le stime parlano di una spesa media intorno ai 500 euro per un dispositivo equivalente, cifra che ha portato qualcuno a parlare ironicamente di una “tassa cambio”. Non è una tassa imposta dal governo, ma un costo obbligato per chi non vuole rimanere indietro.
Chi possiede un LG potrà decidere se restare su Android, scegliendo marchi solidi come Samsung, Xiaomi o OnePlus, o cogliere l’occasione per passare al mondo Apple. In entrambi i casi, sarà più che un semplice acquisto: sarà l’inizio di un nuovo ciclo digitale, in cui – ancora una volta – non saremo noi a decidere quando cambiare, ma il tempo tecnologico che ci supera.
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