Ufficiale, Venezia ‘fuori dall’Italia’: da oggi per visitarla vi serve il passaporto | Cittadini senza parole

Mappa del Nord Italia (Depositphotos foto) - www.statodonna.it
Venezia resta un’icona senza tempo: tra bellezza sospesa, identità unica e un fascino che continua a ispirare il mondo intero.
C’è un posto che quando ci metti piede sembra di essere finiti in un sogno. Venezia è così: ti avvolge, ti confonde un po’, ti conquista. Nessuna macchina, solo acqua e pietra. Cammini e tutto sembra sospeso, come se il tempo lì avesse un passo diverso. La laguna riflette il cielo, i ponti si rincorrono, le case sembrano sussurrare storie che non smetteresti mai di ascoltare.
Non serve essere romantici per lasciarsi colpire. Anche chi non ama le città d’arte, a Venezia ci resta incantato. Forse è la luce, forse è l’odore salmastro, forse il silenzio che si sente quando si allontanano i turisti. O magari il fatto che lì tutto è ancora artigianale, fragile, vero. In un mondo dove tutto corre, Venezia resta lì, immobile ma viva.
A volte, proprio per questo, ti viene da pensare che Venezia non sia nemmeno Italia. È… un mondo a parte. Una specie di isola, anche se è fatta di più isole. E la sua identità così forte la rende difficile da spiegare, soprattutto a chi non c’è mai stato. Anche perché quando provi a raccontarla, non sai da dove iniziare. Dal Canal Grande? Dalla nebbia che la avvolge al mattino? Dai mosaici d’oro? Boh. Non basta un racconto.
E allora, forse, si capisce perché chi la vede una volta poi vuole tornarci. Venezia non si esaurisce. Si scopre piano, col tempo, come un libro che va letto e riletto. Però c’è anche chi, di fronte a tanta bellezza, ha provato a copiarla. Per portarsela un po’ più vicino, forse. O perché pensava che bastasse qualche canale per replicare la magia. E invece…
Quando Venezia sembra altrove
Chiunque sia stato a Venezia lo sa: è impossibile trovare qualcosa di simile. Eppure, il suo fascino ha ispirato architetti, urbanisti e perfino investitori in ogni parte del mondo. A volte in modo autentico, altre con esiti decisamente più “scenografici”. C’è chi pensa che basti una gondola e un ponte per dire “sembra Venezia”, ma in realtà manca sempre qualcosa. Quella sensazione di leggerezza e malinconia, per esempio. Quella non si replica.
Nel tempo, la città ha iniziato ad apparire un po’ ovunque, anche in contesti impensabili. Magari non con le stesse pietre, ma con l’idea che si possa vivere l’atmosfera veneziana anche altrove. Una specie di illusione, certo, ma per molti è abbastanza. Ed è qui che arrivano le sorprese.

Venezia fuori dall’Italia
Come riporta Turisti per caso, una delle città che riesce davvero a ricordarla è Bruges, nelle Fiandre: con i suoi canali tranquilli, i ponticelli, le casette medievali. Non è un caso se la chiamano la Venezia del nord, anche se lì parlano fiammingo e si mangiano patatine fritte. Poi c’è Las Vegas, che fa le cose a modo suo: ha ricreato una finta Venezia dentro a un hotel, con gondole, canali e persino il Ponte di Rialto. Sì, tutto finto. Ma ai turisti piace.
Non mancano esempi anche a Londra, dove Little Venice regala scorci inaspettati tra le chiatte colorate e i ristoranti lungo i canali. E persino a Dubai si trova qualche tentativo di imitazione. Insomma, Venezia “esiste” un po’ ovunque. Ma se si vuole davvero conoscere l’originale, serve attraversare la laguna. E prepararsi a lasciarsi cambiare.