Assegno unico addio, purtroppo dovete farne a meno: l’annuncio ufficiale

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Famiglia in crisi

Assegno unico addio, i provvedimenti del governo (Freepik Foto) - www.statodonna.it

Negli ultimi mesi, le dinamiche legate all’erogazione dei sostegni economici pubblici stanno cambiando in silenzio, ma con effetti ben percepibili.

Non si tratta di tagli o riduzioni evidenti, bensì di una trasformazione più sottile, che agisce sui meccanismi di distribuzione e sulle tempistiche, influenzando direttamente le abitudini di molte famiglie.

Dietro a questi ritocchi si cela una riorganizzazione tecnica che punta a rendere il sistema più trasparente, tracciabile e centralizzato. Obiettivi ambiziosi, certo, ma che richiedono un periodo di rodaggio: l’apparato informatico e gestionale deve adattarsi, e con lui anche i cittadini, spesso lasciati senza indicazioni precise sul calendario reale dei versamenti.

Nel quotidiano, questo si traduce in attese più lunghe, notifiche che arrivano con ritardo e un crescente bisogno di flessibilità nel pianificare le spese familiari. Chi fa affidamento su questi introiti per coprire bollette, affitti o spese scolastiche si trova a dover ricalibrare il proprio equilibrio finanziario, mese dopo mese.

E proprio in questo scenario di piccoli disagi e continui aggiustamenti, diventa importante capire cosa sta davvero cambiando, quali sono le nuove regole del gioco e – soprattutto – fino a quando dureranno.

Cosa sta realmente succedendo

Dal gennaio 2025, i pagamenti non vengono più gestiti direttamente dall’INPS come in passato. Ora l’Istituto, per ogni mensilità, invia un ordine di pagamento alla piattaforma Re.Tes. – il sistema centralizzato della Banca d’Italia – che autorizza il bonifico solo a partire dal giorno 20 del mese. Questo passaggio aggiuntivo, introdotto per motivi di controllo e semplificazione contabile, ha di fatto causato uno slittamento fisso nei tempi di erogazione.

Anche se gli importi non cambiano e gli aventi diritto restano gli stessi, la disponibilità effettiva della somma viene posticipata, generando confusione e malcontento, soprattutto nei nuclei familiari più fragili. Inoltre, un altro aspetto critico riguarda la comunicazione: le notifiche sull’app IO, che prima anticipavano di giorni l’arrivo dei fondi, ora arrivano spesso dopo l’accredito, vanificando ogni tentativo di previsione.

Bimbo conta i soldi
Addio all’assegno familiare unico (Canva Foto) – www.statodonna.it

La svolta di luglio

Secondo le indicazioni ufficiali, questo schema dovrebbe restare valido solo fino a giugno 2025. L’INPS ha fatto sapere che, da luglio, l’intero meccanismo sarà rivisto e i pagamenti torneranno a essere erogati entro la prima metà del mese.

Nel frattempo, il consiglio è di non farsi prendere dal panico: monitorare i canali ufficiali, mantenere aggiornati i propri dati bancari e consultare con regolarità l’app IO sono piccoli accorgimenti che possono fare la differenza. Il sistema è rallentato, sì, ma non bloccato – e la normalità sembra ormai vicina.