Ultim’ora pensione, “Ci andate a 70 anni”: alzata l’età | Non importa che lavoro fate, vale per tutti

Lavoratore anziano triste (Depositphotos foto) - www.statodonna.it
Approvata una nuova legge che alza drasticamente l’età pensionabile: cambiamenti storici in arrivo per milioni di lavoratori.
Negli ultimi anni, il tema delle pensioni è diventato un po’ come un disco rotto: se ne parla di continuo, ma ogni volta con un po’ più di preoccupazione. L’idea di andare in pensione tranquilli, magari intorno ai 60 e qualcosa, sembra ormai quasi un lusso del passato. Le regole cambiano di continuo, e ogni volta si alza l’asticella.
Il motivo è chiaro, almeno sulla carta: viviamo più a lungo, e quindi lo Stato ci chiede di lavorare più a lungo. Una logica che può anche avere senso, finché non si va a vedere cosa significa tutto questo per chi, ogni giorno, lavora in fabbrica, nei cantieri o a contatto col pubblico. Non tutti hanno una scrivania comoda e l’aria condizionata.
C’è poi un altro aspetto: l’uguaglianza. O forse sarebbe meglio dire, la mancanza di essa. Perché imporre la stessa età di pensionamento a tutti, indipendentemente dal mestiere che si fa, suona un po’… ingiusto, ecco. Come se il corpo e la mente di chi guida un autobus fossero identici a quelli di un impiegato. Ma sappiamo che non è così.
Eppure, nonostante queste evidenze, le leggi in materia previdenziale continuano ad andare dritte in quella direzione. Ogni tanto qualcuno si ribella, i sindacati alzano la voce, e persino qualche politico inizia a nutrire dubbi. Ma poi, puntualmente, arriva una nuova decisione. E quella di cui si parla ora ha davvero fatto discutere.
Proteste e critiche al nuovo sistema
Le reazioni? Prevedibili. Anzi, no — molto forti. I sindacati sono scesi in piazza, e non da soli: anche alcuni esponenti locali hanno fatto sapere che, secondo loro, far lavorare le persone fino a 70 anni è poco realistico. “Bella idea sulla carta, ma nella vita vera?”, sembrano dire.
Il problema principale è che questa riforma non distingue tra i diversi tipi di lavoro. Tratta allo stesso modo chi fa turni notturni in ospedale e chi lavora al computer. E questo ha sollevato parecchie critiche. La sensazione diffusa è che si stia spingendo troppo, e che prima o poi il sistema — o le persone — non reggeranno più.

Una nuova legge cambia il quadro
Come riporta Il Post, il parlamento (unicamerale) ha dato il via libera a una legge che, di fatto, sposta l’età pensionabile a 70 anni dal 2040. Non è uno scherzo. Chi è nato dopo il 31 dicembre 1970 dovrà fare i conti con questa novità. Si tratta — anzi no, aspetta — è proprio il numero più alto in Europa, al momento.
Parliamo della Danimarca, che già dal 2006 aveva legato l’età della pensione all’aspettativa di vita, con controlli e aggiornamenti ogni cinque anni. Fino ad ora, l’età era fissata a 67, ma secondo la nuova tabella salirà a 68 nel 2030, a 69 nel 2035 e infine a 70. Non tutti, però, hanno preso bene questa decisione, nemmeno all’interno dello stesso partito della premier Mette Frederiksen. Lei stessa, tempo fa, aveva detto che questa logica andava forse un po’ rivista.