Detrazioni addio, non ne avete più diritto: passata la legge | Vi potete solo rassegnare

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Addio a tutte le detrazioni fiscali (Canva) - statodonna.it

Secondo una recente legge entrata in vigore, le detrazioni fiscali son tutte finite, e nessuno più potrà usufruirne.

La successione è il procedimento legale tramite cui si trasferiscono i beni di una persona deceduta, agli eredi o legatari. Potendo riguardare beni immobili, come case e terreni, e beni mobili, come denaro, oggetti di valore, o investimenti.

Inoltre, serve a regolare ufficialmente il passaggio del patrimonio del defunto, evitando controversie fra eredi, e garantendo che i beni siano distribuiti secondo la volontà del defunto. O in mancanza di un testamento, secondo la legge.

Per avviare la successione è, in primo luogo, necessario presentare una dichiarazione all’Agenzia delle Entrate; e a seguire, una serie di adempimenti legali, fra cui la verifica dei beni, la stima del valore, e il pagamento delle eventuali imposte.

La successione può inoltre esser aperta dagli eredi o dai loro rappresentanti legali, i quali si occupano di raccogliere i documenti necessari, e di gestire la pratica, presso gli enti competenti.

Eredità e detrazioni edilizie residue

Ereditare un immobile ristrutturato con detrazioni fiscali ancora da godere, è una situazione abbastanza comune, sebbene nasconda alcune complicazioni. Difatti, le detrazioni edilizie si recuperano in dieci quote annuali, e in caso di decesso del proprietario, gli eredi subentrano anche nelle agevolazioni non ancora utilizzate. Anche se, la spettanza di queste detrazioni residue non è automatica, poiché dipendente infatti da specifiche condizioni, le quali son state recentemente chiarite da una sentenza della Corte di Cassazione.

Invero, secondo l’ordinanza della Cassazione, l’erede può usufruire delle detrazioni fiscali solo se mantiene la detenzione materiale e diretta dell’immobile, cioè l’uso personale del bene. E se l’erede decide di affittare o concedere, in comodato, l’immobile, perde il diritto a fruire delle detrazioni residue. Facendo, quest’interpretazione, discutere soprattutto considerando che spesso gli eredi son più d’uno, e che l’immobile potrebbe restar inutilizzato, per poter mantenere il beneficio.

Le differenze da conoscere
Chi ha accesso alle detrazioni (Canva) – statodonna.it

Differenza fra erede e acquirente

La legge 289/2002, stabilisce che il diritto alle detrazioni residue spetta solo all’erede il quale utilizza direttamente l’immobile; mentre chi lo acquista, può subentrare nelle detrazioni, solo con l’accordo del venditore. Una disparità che ha, dunque, sollevato dubbi di costituzionalità, sebbene la Corte abbia confermato la legittimità della norma; sottolineando che il beneficio fiscale è appunto legato all’uso personale, e non a finalità economiche, come l’affitto.

In base a quanto su detto, i giudici hanno quindi chiarito che non si può invocare l’incostituzionalità solo perché una norma non soddisfa le aspettative personali. E la norma è considerata ragionevole e coerente, se ha l’obiettivo di evitare che le agevolazioni fiscali vengano sfruttate per fini diversi dall’uso diretto dell’immobile. Motivo per cui, l’equità tributaria non implica perciò l’estensione indiscriminata dei benefici, oltre i limiti stabiliti dalla legge.