Ultim’ora, “Il tofu non esiste”: altro che alimento magro e salutare | Vi prendono in giro da sempre

Tutte bugie! (pixabay.com) - www.statodonna.it
Quando la sicurezza alimentare è sotto i riflettori. Tutti i dettagli sull’alimento coinvolto e gli effetti reali per i consumatori.
Considerati tutti i prodotti che generalmente consumiamo, la nostra attenzione è spesso rivolta nei riguardi dei cosiddetti “prodotti sani”, presenti in tutti gli scaffali.
Un esempio è il tofu, formaggio vegano di importazione e derivazione asiatica particolarmente amato e consumato dai amanti dell’alimentazione fit.
Ma supponiamo che tutto quello che vi hanno detto riguardo a questo prodotto era una completa menzogna! Noi non siamo amanti degli allarmismi, e vogliamo capirci di più, concretamente
Sulla base di quanto tratteremo, capiremo che non si tratta solo di piccoli difetti estetici o imperfezioni lievi, ma di situazioni che possono costituire un serio rischio per la salute di alcune persone.
Il caso del tofu
Il richiamo riguarda un lotto specifico di tofu vegano biologico marchiato Despar Veggie. Il problema segnalato è particolarmente insidioso perché attiene a un errore nel confezionamento piuttosto che alla qualità intrinseca del prodotto. Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute e dal Fatto Alimentare, i pacchetti identificati come tofu contengono in realtà seitan, un alimento completamente diverso a base di glutine di frumento.
Questa incongruenza genera due problematiche principali. In primo luogo, l’etichetta non indica la presenza di grano/frumento, un allergene significativo che potrebbe scatenare reazioni in individui sensibili, tipo coloro che soffrono di celiachia. In secondo luogo, si evidenzia il rischio di contaminazione da senape, un altro allergene potenzialmente dannoso. Il prodotto in questione è confezionato in pacchetti da 250 grammi, con numero di lotto 238 e scadenza fissata al 06/08/2025.

Non è il primo caso
La questione diventa particolarmente significativa se si considera che, secondo i dati forniti da Il Fatto Alimentare, dall’inizio del 2025 si sono già verificati ben 89 richiami, interessando un totale di 290 prodotti. Questi numeri pongono l’accento sull’importanza di un sistema di controlli efficiente e sulla necessità di tenere informati i consumatori. Ma quali rischi concreti corrono coloro che hanno acquistato questi prodotti? E come devono agire i consumatori che li hanno in casa? Le risposte urgono e sono anche evidenti.
Questi incidenti, sebbene distinti, evidenziano l’importanza di un sistema di controlli alimentari efficace e immediato. Come evidenziato da Il Fatto Alimentare, i richiami sono strumenti cruciali per tutelare la salute pubblica, ma è fondamentale che le informazioni vengano comunicate ai consumatori in modo tempestivo. Per quanto riguarda il tofu richiamato, si consiglia di controllare gli acquisti recenti e, se ci sono dubbi, restituire i prodotti interessati.