Ufficiale, “Trovato il primo alimento brucia-grassi”: è l’unico che funziona | Lo dice la scienza

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Dimagrimento (Depositphotos foto) - www.statodonna.it

Dimagrimento (Depositphotos foto) - www.statodonna.it

Scoperto l’unico alimento che attiva il meccanismo dei farmaci dimagranti: la scienza conferma tramite uno studio.

Capita spesso, parlando con amici o colleghi, che salti fuori la solita domanda: esiste davvero un cibo che aiuta a dimagrire? Non parliamo di pozioni magiche o dell’ennesimo integratore alla moda, ma di qualcosa di più semplice, tipo… quello che ti potresti già trovare in cucina, senza saperlo. È un’idea che affascina: perdere peso mangiando sembra un sogno, e invece forse no.

Negli ultimi tempi si parla tantissimo di farmaci costosissimi, tipo Ozempic, che promettono miracoli. Però non tutti se li possono permettere, o vogliono prenderli. C’è anche un’altra corrente, quella di chi prova a cambiare il proprio stile di vita, magari partendo dalla colazione. Per molti, la chiave potrebbe essere lì, in una scodella fumante al mattino, e non in una puntura.

C’è chi spende centinaia di euro al mese fra farmaci, esami e controlli. Altri, invece, hanno deciso di fare una scelta diversa: provare con l’alimentazione. Piccoli passi, niente stravolgimenti, ma con costanza. E pian piano, sorpresa: qualcosa cambia. La fame nervosa si attenua, la glicemia si stabilizza, e la bilancia… be’, pure lei inizia a dare segnali positivi.

Quindi la domanda è: può davvero esistere un singolo alimento in grado di attivare gli stessi meccanismi di un farmaco potente? Cioè, non è solo curiosità: se fosse vero, cambierebbe il modo in cui pensiamo alla dieta. E soprattutto, sarebbe una bella notizia per tanti.

La scienza guarda oltre le medicine

C’è uno studio che sta facendo parecchio rumore, pubblicato su The Journal of Nutrition, e ripreso anche dal sito gamberorosso.it. Il ricercatore Frank Duca, dell’Università dell’Arizona, ha messo alla prova cinque diversi tipi di fibre alimentari su topi a dieta ipercalorica. Obiettivo: capire quali – se esistono – abbiano un impatto reale su peso e metabolismo.

Risultato? Solo una fibra si è distinta. I beta-glucani di questa particolare fibra. Le altre – tipo la pectina o la cellulosa – nulla di fatto. Questa, invece, ha attivato lo stesso meccanismo ormonale preso di mira dai farmaci dimagranti. In pratica, stimola la produzione di GLP-1, quell’ormone che ti fa sentire sazio, rallenta la digestione e migliora la risposta insulinica. Sì, proprio come l’Ozempic. Ma non finisce qui.

L'avena (Depositphotos foto) - www.statodonna.it
L’avena (Depositphotos foto) – www.statodonna.it

Quasi lo stesso effetto che fa l’Ozempic

I beta-glucani dell’avena non solo risvegliano il GLP-1, ma aiutano anche la produzione di butirrato, un acido grasso che rinforza l’intestino e aiuta il metabolismo del fegato. Tutto questo grazie alla loro struttura viscosa, che rallenta l’assorbimento di zuccheri e grassi e nutre batteri “buoni” nell’intestino.

Insomma, l’avena si è guadagnata un posto d’onore tra i cibi “funzionali”. Non è una trovata da social: la ricerca è seria, rivista della American Society for Nutrition, con un impact factor di 3.7 nel 2024. In linea generale, è sempre bene affidarsi al proprio medico che saprà consigliare il miglior percorso per perdere peso.