SuperBonus benzina, confermato il primissimo della storia: nessun Paese lo aveva mai introdotto

Superbonus benzina, ecco come averlo (Freepik Foto) - www.statodonna.it
In un periodo in cui le trasformazioni economiche ridefiniscono abitudini e prospettive di spesa, il rapporto tra famiglie e Stato assume un ruolo cruciale.
La tenuta del potere d’acquisto, infatti, è diventata una delle principali sfide del presente, coinvolgendo trasversalmente tutte le fasce sociali. Ma le fasce sociali, per antonomasia, non sono tutte uguali e le esigenze di ciascuna sono specifiche.
Nel cuore di questa dinamica si muove un crescente bisogno di strumenti che sappiano interpretare le urgenze del vivere quotidiano, senza per forza attendere soluzioni strutturali di lungo periodo. Le politiche pubbliche, quindi, sono chiamate a diventare reattive, leggere, efficaci.
Accade spesso che, nei momenti di maggiore pressione, siano proprio le misure più semplici a rivelarsi le più impattanti. Piccoli incentivi, se ben progettati, possono fare la differenza tra disagio e tenuta sociale.
Non è quindi sorprendente che l’attenzione verso nuove forme di sostegno stia tornando al centro del dibattito, anche in assenza di clamori o annunci roboanti.
Una misura che potrebbe fare la differenza
Secondo quanto riportato da Abruzzo.cityrumors.it, il Governo ha riconfermato per il 2025 la cosiddetta Carta Dedicata a Te, una misura che ha già avuto un certo impatto nelle precedenti edizioni. Il beneficio consente ai cittadini aventi diritto di acquistare generi alimentari, carburanti o biglietti dei trasporti pubblici, offrendo una boccata d’ossigeno alle famiglie numerose.
Nonostante non sia stato ancora ufficializzato il nuovo importo – che lo scorso anno era pari a 500 euro – i criteri restano simili: l’accesso è riservato ai nuclei familiari con almeno tre componenti, un ISEE non superiore a 15.000 euro e nessun altro sussidio statale in corso, come Naspi o Assegno di Inclusione.

Un dettaglio tecnico che può costare caro
Particolarmente delicato è il nodo dell’ISEE corrente: molte famiglie, pur avendone diritto, rischiano di restare escluse se non aggiornano questo dato entro luglio 2025. L’ISEE ordinario, infatti, si basa sulla situazione reddituale di due anni prima (in questo caso il 2023), e può non riflettere correttamente lo stato attuale.
Per questo motivo, è fortemente consigliato rivolgersi a un CAF e richiedere il ricalcolo dell’ISEE corrente, che fotografa l’effettiva condizione economica recente della famiglia. Il problema è che l’ISEE corrente ha validità solo per sei mesi: se è stato calcolato a gennaio, scade a giugno. Chi non rinnova entro luglio, perde la possibilità di ricevere la Carta Dedicata a Te, anche se ha tutti i requisiti formali. E viste le possibilità di aiuto conviene affrettarsi e agire!