Ufficiale, “Chi ha prenotato qui le vacanze disdica subito tutto”: ‘multe’ da 1200 euro per chi ci va | O cambiate meta o vi state a casa

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Vacanze pericolose (Depositphotos foto) - www.statodonna.it

Vacanze pericolose (Depositphotos foto) - www.statodonna.it

Vacanze rovinate e portafogli svuotati: il caso che fa discutere i turisti e li porta a cancellare le prenotazioni.

C’è chi sogna l’estate come un momento di rilassata evasione, lontano dal caos cittadino e dalla routine quotidiana. Un’occasione per rallentare, ritrovare silenzio e bellezza. Ma non tutte le destinazioni riescono a mantenere queste promesse. Alcune, nel tempo, si sono trasformate fino a diventare l’opposto di ciò che un viaggiatore in cerca di quiete potrebbe desiderare.

Tra queste c’è una località che un tempo era un tranquillo villaggio di pescatori, immerso in un’atmosfera semplice e autentica. Poi è arrivato il boom turistico. Da lì in poi, grattacieli e locali commerciali hanno preso il sopravvento su tradizione e paesaggio, mutando profondamente la percezione del luogo sia tra i residenti sia tra i turisti più esigenti.

Oggi, l’area è diventata emblema di un certo turismo di massa, fatto di palazzi enormi affacciati sul mare e una continua frenesia. Musica a tutto volume anche di giorno, fiumi di birra e locali fotocopia affollano le sue strade, rendendo la zona poco appetibile per chi cerca cultura e tranquillità.

Per molti, tutto questo rappresenta un vero incubo. Se il proprio ideale di vacanza include natura, musei e silenzio, questo non è il posto giusto. Eppure, chi ama la movida e il divertimento sfrenato continua a scegliere questa meta, che però oggi si trova al centro di una situazione molto controversa.

Una meta trasformata

Col passare degli anni – diciamo dagli anni ’60 in poi – Benidorm si è trasformata in una delle mete balneari più gettonate di tutta la Spagna. Un cambiamento radicale, che ha portato grattacieli e turisti a non finire. Forse pure troppi.

Quello che all’inizio sembrava un sogno per gli amanti del mare e del sole è diventato, col tempo, un po’ un incubo per chi cerca qualcosa di più… come dire… autentico? Oggi Benidorm è sinonimo di turismo di massa, locali tutti uguali, e musica che parte alle nove del mattino e ti accompagna fino all’alba. Una festa continua. Ma anche un caos continuo. Ma non finisce qui.

Benidorm (Depositphotos foto) - www.statodonna.it
Benidorm (Depositphotos foto) – www.statodonna.it

Attento a quando prenoti

L’atmosfera lì è tutto fuorché rilassante. I vicoletti pittoreschi? Spariti. Al loro posto palazzoni e strade piene di bar e fast food. In spiaggia, trovare un metro libero per stendere l’asciugamano è un’impresa. E il rumore… quello non manca mai. C’è chi lo ama, per carità, ma di sicuro non è una destinazione per tutti.

Insomma, se la tua idea di vacanza è silenzio, natura e magari anche un po’ di cultura, forse Benidorm non è la scelta più azzeccata. Chi ha già prenotato, quindi, si trova davanti a una scelta. Continuare con il viaggio e rischiare di buttare 1.200 euro (il prezzo medio di un soggiorno settimanale qui) oppure cancellare tutto e puntare su una meta diversa, magari più tranquilla, o anche solo con un po’ più di senso. Perché sì, alla fine quei soldi si perdono come se fossero una multa se ci si rovina una vacanza.