Whatsapp, multe da 10.032 euro a chi scrive questa parola | Da oggi vietatissimo dalla legge

Attenti a quello che scrivete (pexels.com) - www.statodonna.it
Un utilizzo imprudente di WhatsApp può risultare costoso legalmente: le sanzioni arrivano fino a 1. 032 euro.
La comunicazione in tempo reale è divenuta ormai parte fondamentale della vita di tutti i giorni già da ben più di un decennio, cambiando in modo significativo le tempistiche, le modalità e anche le forme del dialogo reciproco.
Le piattaforme digitali ci permettono di connetterci immediatamente, riducendo le distanze e agevolando il confronto; ma al contempo sono strumenti di conflitto, specialmente quando l’immediatezza delle parole supera il limite del pensiero critico e attento.
In tale contesto, è sempre più importante essere consapevoli di ciò che si scrive, perché anche una semplice battuta può persino avere ripercussioni legali inaspettate.
Gli strumenti e le applicazioni che utilizziamo quotidianamente, spesso in modo spensierato, sono, nonostante la loro supposta “democraticità”, soggetti a regole specifiche che definiscono limiti e responsabilità.
Questione di responsabilità
Perché diventa essenziale comprendere le ripercussioni delle proprie azioni online, onde scongiurare che un messaggio apparentemente innocuo si trasformi in un problema reale, anche di natura legale ed economica? Secondo gli insight riportati in un approfondimento a cura di HTML Magazine, un uso inadeguato e scellerato di WhatsApp può avere conseguenze legali gravi e serie: in alcuni casi, la legge italiana, infatti, stabilisce che determinati comportamenti inappropriati in chat private o di gruppo possano comportare sanzioni che arrivano fino all’esorbitante cifra di 1. 032 euro!
Uno degli esempi più gravi e anche molto comuni è rappresentato soprattutto dalla diffamazione, disciplinata dall’articolo 595 del Codice Penale. La fonte evidenzia che la diffusione di notizie false o denigratorie che compromettono la reputazione di un individuo, soprattutto in grandi gruppi, può portare a reazioni legali significative. Sebbene l’ingiuria non venga più considerata un reato penale, essa rimane un illecito civile come stabilito dall’articolo 724 del Codice Civile, con multe che possono arrivare addirittura fino a 12. 000 euro.

Diffamazione e minacce
Particolarmente insidiose sono le minacce lanciate nei riguardi di un individuo, le quali dal canto loro possono essere considerate reato anche se espresse in forma implicita ed indiretta. La fonte pertanto puntualizza che le minacce, anche laddove possano risultare inoffensive o dette in maniera scherzosa, rappresentano un reato punito con una multa del valore sopra espresso.
Pertanto è suggeribile e di buon senso utilizzare la piattaforma con attenzione e rispetto, evitando assolutamente la diffusione e la divulgazione di pettegolezzi, falsità o commenti offensivi. In caso di problematiche, ci si può rivolgere sia a WhatsApp e al suo programma di assistenza e segnalazione di comportamenti illeciti che alle autorità competenti e preposte alla tutela della privacy e dell’integrità del cittadino.