Ufficiale, approvata la primissima SUPERTASSA vacanze: chi prenota paga 4.500 euro | Dovete lavorare pure il 15 agosto

Vacanze sempre più costose (Depositphotos foto) - www.statodonna.it
Costi alle stelle nelle località di mare: l’estate 2025 parte con rincari record e regole più rigide, serve un mutuo.
Quando arriva l’estate, scatta puntuale il sogno di una pausa sotto l’ombrellone. Mare, sole e magari una casetta affittata per tutto il mese, giusto per dimenticare sveglie e riunioni su Zoom. Le mete? Sempre le solite: facili da raggiungere, belle da vedere e – almeno in teoria – non troppo dispendiose. Ma quest’anno, qualcosa è cambiato.
Chi sperava in un’estate “alla vecchia maniera”, potrebbe trovarsi di fronte a una sorpresa amara. Affittare casa in certe zone è diventato, beh… complicato. O meglio: possibile, sì, ma solo se si è pronti a spendere molto, molto di più. Tipo che serve un piccolo mutuo.
La questione va oltre la semplice domanda che supera l’offerta. In realtà, c’entra anche una serie di nuovi vincoli, controlli e tasse che stanno trasformando il mercato degli affitti estivi in una vera giungla. Non basta più trovare l’annuncio giusto. Ora bisogna anche capire quanto di quel prezzo sia dovuto al mare… e quanto allo Stato.
C’è poi la sensazione che, per molti proprietari, sia diventata l’occasione giusta per alzare l’asticella. Un po’ per coprire i nuovi costi, un po’ perché la gente continua a prenotare, anche se i prezzi volano. E così, chi voleva prendersi agosto libero… magari finisce a lavorare anche il 15, giusto per pagarsi la settimana di ferie.
Nuove abitudini nuovi costi
La cosa interessante è che le abitudini degli italiani stanno cambiando. Sempre più persone cercano stabilità durante le vacanze, magari per lavorare in smart working dalla spiaggia o semplicemente per avere un punto fisso in una località tranquilla. Questo ha trasformato il modo in cui si vive l’estate: non più solo turismo mordi e fuggi, ma veri e propri “traslochi stagionali”.
Anche la scelta della casa non è più solo una questione di prezzo. Contano la distanza dalla spiaggia, i servizi vicini, la presenza di spazi esterni, e pure il Wi-Fi. Perché sì, anche in vacanza, restare connessi è diventato un “must”. Tutto questo, però, ha un costo. E il problema è che quel costo sembra aumentare di anno in anno, fino a diventare insostenibile per molti.

Cosa succede con gli affitti estivi nel 2025
La verità? Quest’estate, affittare casa nelle località balneari più amate dai romani e dai toscani rischia di essere un salasso. Secondo l’indagine di SoloAffitti, riportata da Agi, in posti come Santa Marinella, Terracina, Capalbio e dintorni, i canoni sono aumentati dal 10% al 15% rispetto al 2024. Ma se si guarda un po’ più indietro, tipo al 2022, i rincari superano anche il 30%. No, non è un errore di battitura.
Dietro questo boom ci sono due cose: una domanda che non cala mai (anzi, dopo il Covid è aumentata) e una serie di regole nuove che hanno complicato la vita a chi affitta. Roba come il Codice Identificativo Nazionale (CIN) o la cedolare secca aumentata al 26% per chi ha più case da mettere a rendita. Il risultato? I proprietari scaricano tutto sui turisti. In certi casi – soprattutto nelle zone più “chic” o comode da raggiungere – i prezzi per agosto volano sopra i 4.500 euro. Per un bilocale, mica per una villa. E allora sì, qualcuno inizierà a farsi due conti e forse – magari – salterà direttamente le ferie.