Chiudiamo per sempre, la Conad ha spiazzato tutti: dipendenti e clienti senza parole | La fine di un’era

Manager supermercato LIDL (gpointstudio/Freepik) - www.statodonna.it
Una chiusura silenziosa ma con un impatto profondo su dipendenti e clienti: una saracinesca Conad si è abbassata.
Il marchio Conad è da sempre sinonimo di supermercati di prossimità e di una presenza capillare sul territorio italiano. Il suo modello basato sulle cooperative ha permesso una crescita significativa e ha offerto autonomia a tanti piccoli imprenditori. Tuttavia, proprio questa struttura, così articolata e decentralizzata, rivela anche il suo tallone d’Achille.
Ogni supermercato Conad, pur facendo parte di una rete più ampia, “cammina con le sue gambe”, il che significa grande libertà decisionale ma anche grande responsabilità.
Quando i conti non tornano, la clientela diminuisce, o la struttura non è più adeguata, la rete non sempre è in grado di intervenire con un sostegno sufficiente. Il risultato sono chiusure come quella che sta destando scalpore.
Queste chiusure, spesso improvvise e senza preavviso, lasciano un senso di smarrimento in dipendenti e clienti, che si trovano di fronte a scaffali vuoti e un punto di riferimento che scompare. Il caso di Empoli, dove una famiglia ha deciso di ritirarsi, o quelli di Palermo e Cagliari, dove il calo del fatturato ha portato a licenziamenti, mostrano le diverse facce di questa complessa realtà. La “fine di un’era” non è un’esagerazione per le comunità che perdono un pezzo della loro quotidianità.
Il modello cooperativo Conad: vantaggi e limiti strutturali
Il successo di Conad in Italia si basa su un modello organizzativo cooperativo che, pur avendo portato a una vasta diffusione, presenta anche intrinseci punti di debolezza.
Il sistema cooperativo: autonomia e vulnerabilità: Vantaggio: Ogni supermercato Conad opera con una significativa autonomia gestionale. Questa libertà permette ai singoli punti vendita di adattarsi meglio alle esigenze locali e alle specificità del territorio. Il modello ha favorito la crescita e ha dato spazio a molti piccoli imprenditori. Limite: Proprio la sua natura frammentata e decentralizzata può diventare un punto debole strutturale.

Le chiusure improvvise e le loro conseguenze
Le chiusure di punti vendita Conad, come quelle che stiamo osservando, non sono eventi isolati e possono derivare da diverse motivazioni, con impatti diretti su dipendenti e clienti. Il caso di Empoli:
Lo storico punto vendita di piazza del Popolo a Empoli è un esempio di chiusura motivata da una scelta personale. La famiglia Marzi & Fulignati, dopo decenni di attività, ha deciso di ritirarsi, non per crisi finanziarie, ma per la volontà di chiudere un ciclo. In questo caso, Conad ha deciso di non subentrare, poiché il punto vendita era considerato troppo piccolo per i formati attuali e poco strategico per gli obiettivi di medio-lungo periodo del gruppo.
Casi di chiusura per crisi: Palermo: Lo scorso aprile, lo store ‘Spazio Conad’ a Palermo ha annunciato 40 esuberi, a testimonianza di problemi legati probabilmente a un calo di affari o a una ristrutturazione aziendale.
Cagliari: Lo store Conad Marconi a Cagliari ha chiuso definitivamente, lasciando a casa 75 dipendenti. In questo caso, la chiusura è stata attribuita a un calo del fatturato e alla progressiva desertificazione del centro commerciale in cui il supermercato era l’unico a resistere.