Ultim’ora Codice della Strada, 694 euro a chi circola a piedi | Se non avete l’auto è meglio se state a casa

Posto di blocco e multa (Canva foto) - www.statodonna.it
Un chiarimento sul Codice della Strada che mira a fare luce su una situazione ambigua e spesso fonte di liti tra automobilisti.
La ricerca di un parcheggio nelle città, soprattutto in quelle congestionate, è spesso una vera e propria odissea, fonte di stress e litigi. In questo contesto, è nata la pratica di “riservare” un posto auto occupandolo fisicamente, in attesa dell’arrivo di un altro veicolo. Questa abitudine, spesso mal tollerata dagli altri automobilisti, ha generato non poche tensioni e ambiguità normative. Il titolo gioca sull’equivoco, ma la sanzione di 694 euro non è comminata a chi semplicemente “circola a piedi”, bensì a chi abusa della sede stradale.
Il Codice della Strada non disciplina esplicitamente questa situazione, lasciando spazio a interpretazioni. A fare chiarezza è intervenuta la Corte di Cassazione (sent. 19075/2015), stabilendo che la pratica è legittima solo se si tratta di un’occupazione momentanea e non ostacola la circolazione. Questo significa che, se una persona si limita a “occupare” temporaneamente un parcheggio per consentire a un conducente di completare una manovra in sicurezza, non commette alcuna violazione.
La “legge” a cui il titolo fa riferimento non è nuova, ma una rilettura di norme esistenti. L’articolo 20 del Codice della Strada vieta l’occupazione arbitraria della sede stradale, prevedendo sanzioni tra 173 e 694 euro. La multa scatta se l’occupazione si protrae oltre un limite ragionevole, configurandosi come un’occupazione abusiva.
Lo stesso principio vale per chi usa oggetti (sedie, coni) per riservare un posto. Quindi, non è la semplice “circolazione a piedi” a essere sanzionata, ma l’abuso dello spazio pubblico a fini privati, per un periodo prolungato e con intralcio al traffico.
Codice della Strada: la “riserva” di parcheggio a piedi e le sanzioni
La pratica di occupare fisicamente un parcheggio in attesa di un veicolo è un punto controverso nel Codice della Strada, con limiti ben precisi per evitare sanzioni. La questione della “riserva” di parcheggio a piedi: La ricerca di un parcheggio è spesso difficile nelle aree urbane. Una pratica comune, ma controversa, è che una persona si posizioni fisicamente in uno spazio di sosta per “tenerlo occupato” in attesa di un’auto.
Cosa dice la normativa e la Cassazione: Il Codice della Strada non disciplina esplicitamente questa situazione. La Corte di Cassazione, con la sentenza 19075/2015, ha chiarito che tale pratica è legittima solo a due condizioni: Deve trattarsi di un’occupazione momentanea. Non deve ostacolare la circolazione degli altri veicoli.

Quando scattano le multe e i reati
Le sanzioni, che possono arrivare fino a 694 euro, scattano quando l’occupazione del parcheggio diventa abusiva o prolungata. Quando l’occupazione è lecita: Se una persona “occupa” temporaneamente un parcheggio per consentire a un conducente di completare le manovre in sicurezza, non si configura alcuna violazione. Questo comportamento è considerato lecito.
Quando scattano le sanzioni e i rischi: L’ordinamento vieta l’occupazione arbitraria della sede stradale. L’articolo 20 del Codice della Strada prevede una sanzione che può variare tra 173 e 694 euro se l’occupazione si protrae oltre un limite ragionevole. Questo è il caso in cui, ad esempio, si riserva un posto per un amico che viaggia in un’altra auto e arriverà dopo.