Addio Sardegna e Sicilia, non servite più: l’Italia può vivere senza isole | Arrivata la conferma

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Città italiane

Città italiane, queste non sono in classifica tra le migliori (Freepik Foto) - www.statodonna.it

C’è qualcosa di affascinante nei dati, in quel modo che hanno di raccontare storie senza urlare.

Non sempre ci si accorge subito di ciò che manca: l’attenzione corre veloce verso i numeri più alti, le presenze più appariscenti, le classifiche che fanno rumore. Ma spesso, il dettaglio più significativo è proprio quello che non c’è.

Viviamo in un’epoca in cui i flussi turistici sono diventati una bussola invisibile per leggere tendenze sociali, economiche e culturali. Le città si misurano anche in base alla loro attrattività, ai visitatori che riescono a richiamare, alla capacità di trasformare la bellezza in esperienza.

Le classifiche turistiche non sono mai solo classifiche. Sono racconti, scelte collettive, espressioni di ciò che attrae e ciò che, per qualche motivo, resta ai margini. Eppure, non sempre l’esclusione coincide con la mancanza di valore.

È proprio lì che si nasconde il paradosso: può una destinazione celebre, amata, piena di meraviglie, essere assente dal cuore delle statistiche? La risposta sorprende più di quanto si immagini.

Una classifica che fa rumore

Secondo i dati ufficiali ISTAT elaborati da Travel365 e pubblicati nel 2025, tra le 25 città italiane più visitate non compare alcuna località della Sicilia né della Sardegna. Un’assenza che colpisce, considerando l’immaginario turistico collettivo legato alle due isole maggiori del Paese.

In cima alla classifica troviamo mete come Roma, Milano, Venezia, Firenze e Napoli, seguite da città intermedie come Bologna, Torino, Verona e Bergamo. Tra le località balneari spiccano Rimini, Riccione e Sorrento. Ma nessuna città siciliana o sarda, nemmeno le più note come Palermo, Catania, Alghero o Cagliari, riesce a entrare nella lista. Un segnale che interroga e sorprende.

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Città italiane, perché non ci sono queste in classifica (Freepik Foto) – www.statodonna.it

La forza turistica senza le isole

Questa fotografia del turismo nazionale suggerisce che l’Italia, almeno dal punto di vista numerico, può fare a meno delle sue isole maggiori nel grande bilancio delle presenze turistiche. Non si tratta di una dichiarazione ideologica, ma della constatazione oggettiva di una tendenza: i flussi turistici si concentrano oggi soprattutto nel Centro-Nord e nelle aree più facilmente raggiungibili e servite.

L’assenza di Sardegna e Sicilia non implica una perdita di valore, ma rivela una fragilità infrastrutturale e logistica che impedisce loro di competere alla pari con le grandi destinazioni continentali. L’Italia può dunque vivere turisticamente senza le sue isole, ma resta aperta la domanda: è un segno di efficienza o una sconfitta per il potenziale inespresso? L’analisi dei dati turistici del 2025 mostra un’Italia trainata dalle sue città d’arte e dalle località del Centro-Nord, con Sardegna e Sicilia fuori dal radar delle presenze più alte. Un’assenza silenziosa, ma eloquente.