Bonus 2000 euro, “Lo diamo a chi lavora”: non importa quale sia il vostro ISEE, ve li danno e basta

2000 euro a loro (canva.com) - www.statodonna.it
È disponibile un nuovo supporto pensato per chi affronta la professione con impegno e responsabilità: ecco tutti i dettagli.
Non sempre i momenti più critici della carriera coincidono con periodi di maggiore sicurezza economica, specialmente in quelle che richiedono un lungo percorso formativo.
Un sistema previdenziale che presti attenzione al cittadino può essere sempre di valido sostegno per garantire opportunità di crescita e prevenire il rischio di abbandono sociale.
In particolare, nel caso di tirocinanti e giovani professionisti, è essenziale che la possibilità di accesso al lavoro non dipenda solamente dalla disponibilità delle risorse personali, spesso limitate.
Per questo motivo, un welfare mirato, unito ad adeguati strumenti di supporto, rappresenta un elemento cruciale nell’evoluzione delle istituzioni previdenziali di categoria.
A favore della categoria
Lo riporta Brocardi: Cassa Forense, l’ente previdenziale destinato agli avvocati, ha lanciato nel mese di aprile del 2025 diversi nuovi bandi rivolti ai membri, con l’intento di favorire il benessere della categoria sia in ambito professionale che personale. I bandi si suddividono in tre aree chiave: supporto alla professione, salute e famiglia. Possono usufruirne gli avvocati iscritti, i tirocinanti e anche i pensionati per invalidità.
Il primo bando offre prestiti a tasso zero per i professionisti di età inferiore ai 35 anni che siano iscritti alla Cassa da almeno due anni, includendo il periodo di praticantato e con finanziamenti oscillano tra i 5. 000 e i 15. 000 euro, con un piano di restituzione che varia tra i 12 e i 60 mesi. Gli interessi sono completamente a carico della Cassa, che fornisce anche una garanzia fideiussoria per chi dichiara un reddito sotto i 10. 000 euro.

Studio, famiglia e benessere
Il secondo, invece, si concentra sulla modernizzazione digitale degli studi legali, incentivando, secondo la fonte, l’acquisto di strumenti tecnologici. Il contributo rimborsa il 50% delle spese, da un minimo di 300 euro a un massimo di 2. 000 euro; sono ammesse le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 fino alla data di pubblicazione del bando, purché supportate da fatture valide. Nella graduatoria, si dà priorità a chi ha un reddito professionale basso nel 2023, con preferenza per i giovani e quelli iscritti da più a lungo.
Il terzo prevede infine un bonus di 2. 000 euro per ogni bambino nato, adottato o affidato nel corso del 2024. Gli avvocati, i tirocinanti e i pensionati per invalidità o superstiti iscritti alla Cassa possono accedere a questo incentivo, a condizione, sottolinea la fonte, di non ricevere altre pensioni e di essere in regola con i pagamenti; sono esclusi da questa misura coloro che hanno già ricevuto incentivi simili nel 2025. I criteri di priorità includono l’assenza di indennità di maternità o paternità, la nascita di gemelli e, in caso di ex aequo, un ISEE più basso.