Bonus 3.000, basta la carta di identità ed è vostro: l’INPS vuole fare un regalone agli italiani

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Ottieni 3000 euro con la carta di identità? Ecco quanto c'è di vero nel nuovo bonus e chi ha diritto a ottenerlo ora! (Canva Foto) - statodonna.it

Ottieni 3000 euro con la carta di identità? Ecco quanto c’è di vero nel nuovo bonus e chi ha diritto a ottenerlo ora!

Voci di corridoio farebbero riferimento a un bonus INPS, un’opportunità che promette fino a 3000 euro con la semplice presentazione della carta d’identità. Pensi a quanto ti farebbero comodo quei soldi senza troppa burocrazia.

La notizia potrebbe diffondersi tra amici e colleghi, e alimentare speranze e curiosità. Ti chiedi se è una nuova misura, un bonus segreto, o se c’è dietro una clausola nascosta. L’idea di un guadagno facile alletta. Quanto c’è di vero?

Affrontare una spesa imprevista, concederti un piccolo sfizio, o avere un po’ più di respiro economico sembrano reali. La facilità promessa ti spinge a voler saperne di più, a capire se ha un fondo di verità e se ne hai diritto.

È così semplice o ci sono delle condizioni specifiche e meno immediate? Stiamo per svelarti il meccanismo che si nasconde dietro la possibilità, spiegandoti come funziona e a chi è rivolta l’agevolazione a tre zeri.

Come funziona

Non è l’INPS a darti 3000 euro con la tua carta d’identità, ma esiste un meccanismo di agevolazione fiscale per i datori di lavoro. Se un’azienda assume o mantiene in forza determinate categorie di lavoratori, lo Stato interviene offrendo sconti sui contributi che il datore di lavoro dovrebbe versare.

È un incentivo per promuovere l’occupazione di profili specifici, così si riduce il costo del lavoro per l’azienda. Il beneficio è uno sconto per il datore, che si riflette sulla gestione aziendale. Come si ottiene?

Carta identità elettronica
CIE Fac simile (screenshot ItalyinFFM/YouTube) – statodonna.it

Il bonus

Come rivela ticonsiglio.it, il bonus decontribuzione mamme per il 2025 funziona così. Una una parte dei tuoi contributi non la paghi tu. È lo Stato che copre questa quota all’INPS al posto tuo. È un aiuto che non vedi in soldi extra, ma come meno trattenute dalla busta paga. C’è un limite massimo: non più di 3000 euro all’anno. Ogni mese, lo sconto non supera i 250 euro. Se lavori solo per una parte del mese, lo sconto giornaliero massimo è di 8,06 euro.

Per ottenere il beneficio, il datore di lavoro potrebbe chiederti la carta di identità, che serve a verificare i requisiti richiesti. I limiti sono gli stessi se hai un contratto part-time o a tempo pieno. Tutta la cifra del bonus viene versata dallo Stato all’INPS. È una misura pensata per aiutare le mamme lavoratrici e le imprese che le impiegano.