Busta paga, aumenti vertiginosi per chi è in questa lista: se ci siete iniziate pure a festeggiare

Aumenti in busta paga a chi spettano (Canva foto) - www.statodonna.it
Ottime notizie in arrivo, scatta a luglio un nuovo aumento in busta paga per milioni di lavoratori: ecco chi ne beneficerà.
A volte, basta un dettaglio in un cedolino per cambiare la prospettiva di un intero mese. E chi lavora nel settore pubblico potrebbe notarlo già da luglio, al momento dell’accredito dello stipendio. Ci sono voci che non passano inosservate, specialmente quando si traducono in cifre che, anche se modeste, fanno la differenza su base mensile.
Molti dipendenti, in queste settimane, stanno osservando con attenzione l’evolversi delle novità legate ai contratti collettivi e agli accordi in discussione. La tensione è palpabile soprattutto tra chi sa che il proprio contratto è scaduto, ma non ancora rinnovato. In casi come questi, il rischio di restare fermi con le retribuzioni è reale, e l’attesa può generare frustrazione.
Eppure, c’è un meccanismo poco conosciuto che si attiva proprio nei periodi di stallo contrattuale e che può risultare decisivo. Un’entrata in più nella busta paga, anticipata e non definitiva, che non solo ristora ma apre le porte a un guadagno provvisorio.
È una formula che premia chi è in lista d’attesa per il rinnovo contrattuale, ma intanto riceve un riconoscimento economico.
Q chi spettano gli aumenti e perché
A partire dal cedolino di luglio, i dipendenti pubblici vedranno aumentare l’importo dell’indennità di vacanza contrattuale (Ivc), che passa dallo 0,5% all’1% dello stipendio lordo. L’incremento riguarda circa 3,66 milioni di persone e si applica in attesa del rinnovo del contratto collettivo nazionale. È un effetto diretto della Legge di Bilancio 2025, che ha autorizzato l’anticipo di questo emolumento per contrastare la perdita del potere d’acquisto in assenza di accordi rinnovati.
Come evidenzia Money, l’indennità non va confusa con un aumento definitivo: l’Ivc è una somma anticipata che verrà sottratta dall’incremento futuro stabilito nel rinnovo contrattuale. Ciò significa che chi riceverà 20 euro in più ora, li vedrà scomputati dall’importo totale quando il contratto sarà aggiornato. Tuttavia, è un anticipo significativo, che in alcuni casi può raddoppiare rispetto ai mesi precedenti.

Le categorie che ricevono di più
L’aumento interessa tutti i comparti della Pubblica Amministrazione, ma le cifre variano in base al ruolo e all’anzianità. Ad esempio, per le elevate professionalità del comparto centrale lo scatto mensile è di 14,43 euro netti in più, mentre per gli operatori l’incremento è di 8,27 euro. Nella scuola, un docente con 35 anni di servizio può ottenere fino a 29,59 euro in più, e nei comparti sanitari si arriva a 28,86 euro per le fasce più alte.
Anche il personale delle Forze Armate beneficia di incrementi proporzionali, come i 24,52 euro aggiuntivi per i capitani. In ogni caso, questi importi sono lordi e imponibili, quindi soggetti a contributi e imposte. Ma restano cifre utili che, sommate su base annua, fanno una differenza tangibile per chi è in attesa di un contratto aggiornato.