730, con la DOB dimezzi le tasse: tutti la vogliono usare ma solo i commercialisti esperti sanno come si fa

Uomo felice con i soldi del 730 (Canva Foto) - statodonna
Le DOB rappresentano un’opportunità per ridurre il carico fiscale, ma la loro corretta applicazione nel Modello 730 richiede attenzione.
Effettuare donazioni a enti riconosciuti dallo Stato non è solo un gesto di generosità, ma può anche tradursi in un notevole vantaggio fiscale.
Le normative attuali prevedono infatti la possibilità di dedurre o detrarre queste somme dalla dichiarazione dei redditi, permettendo ai contribuenti di ridurre l’importo delle tasse da pagare.
Questo strumento, sebbene accessibile, presenta delle complessità. Non si tratta semplicemente di indicare una cifra, ma di comprendere le diverse tipologie di agevolazioni (deduzioni e detrazioni), i limiti imposti e i requisiti specifici degli enti beneficiari. Una corretta gestione è fondamentale per massimizzare il beneficio.
Molti sono interessati a sfruttare questa opportunità per alleggerire il proprio carico fiscale e sostenere cause meritevoli. Tuttavia, la sua applicazione non è sempre intuitiva e spesso richiede l’intervento di professionisti esperti.
Donazioni benefiche
Le donazioni a organizzazioni benefiche riconosciute dallo Stato (DOB) possono beneficiare di deduzioni fiscali fino al 10% del reddito complessivo (max 30.000 euro) o di detrazioni dal 26% al 35% dell’importo donato, riducendo l’imponibile o l’imposta lorda.
Le Donazioni a Organizzazioni Benefiche (DOB) riconosciute dallo Stato possono beneficiare di deduzioni fiscali, riducendo l’imponibile. Le persone fisiche possono dedurre dalle tasse una percentuale della donazione effettuata. La deduzione può arrivare fino al 10% del reddito complessivo dichiarato, con un importo massimo deducibile di 30.000 euro annui. Se, ad esempio, un contribuente guadagna 100.000 euro all’anno e fa una donazione di 5.000 euro a un ente non profit, può dedurre quei 5.000 euro dal reddito imponibile, riducendo così l’importo su cui verranno calcolate le imposte.

Alcuni casi specifici
Le donazioni a favore di ONLUS, associazioni di promozione sociale, fondazioni e altre organizzazioni di beneficenza: in alcuni casi specifici, è possibile che le donazioni possano essere detratte direttamente dalle imposte dovute, per un valore massimo che generalmente varia dal 26% al 35% dell’importo donato (a seconda della tipologia di ente beneficiario). Per beneficiare di queste agevolazioni, è fondamentale che la donazione sia tracciabile (ad esempio tramite bonifico bancario o postale, carte di credito o assegni) e che si conservi la relativa documentazione (ricevute, estratti conto). È inoltre cruciale verificare che l’ente beneficiario sia regolarmente riconosciuto e idoneo a ricevere donazioni con benefici fiscali.
La scelta tra deduzione e detrazione dipende dalla situazione fiscale del contribuente e dall’ente a cui si effettua la donazione. Spesso, per chi ha redditi più elevati, la deduzione può risultare più conveniente, in quanto riduce la base imponibile su cui viene calcolata l’IRPEF. Per determinare l’opzione più vantaggiosa, è consigliabile consultare un commercialista o un CAF, in quanto le specifiche normative possono variare e richiedono un’analisi accurata.