Ufficiale lavoro, introdotto il Bonus AT: vi raddoppia la busta paga | Chiedetelo subito, c’è poco tempo

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Introdotto un nuovo bonus lavorativo (Canva) - statodonna.it

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Negli ultimi anni, un numero crescente di italiani, si trova a dover affrontare serie difficoltà economiche. E le ragioni di questa situazione, son molteplici, oltre che spesso intrecciate fra loro, creando in altre parole, un quadro complesso che coinvolge famiglie, giovani e pensionati.

Il costo della vita è in costante aumento: a causa di bollette, carburante, alimentari e affitti, i quali pesano sempre più sui bilanci familiari. Persino chi lavora a tempo pieno, spesso fatica ad arrivare a fine mese, ritrovandosi così costretto a tagliare spese proprio essenziali.

La precarietà lavorativa e i bassi salari, son invero un ulteriore fattore determinante. Poiché molti giovani e adulti si ritrovano con contratti temporanei o part-time, senza la sicurezza di un reddito stabile e sufficiente, che gli garantisca una vita dignitosa.

Infine, l’inflazione e le crisi economiche globali, continuano a colpire l’Italia, aggravando sempre più le attuali disuguaglianze sociali, e lasciando molte famiglie in seria difficoltà.

Una possibile svolta

Il governo italiano, sta valutando una proposta innovativa la quale potrebbe consentire, anche ai dipendenti pubblici, di accedere all’anticipo del Trattamento di Fine Rapporto (TFR). Attualmente, questa possibilità è riservata ai lavoratori del settore privato, creando quindi una disparità evidente fra le due categorie. Difatti, il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, ha sottolineato l’importanza di colmare siffatta differenza, offrendo maggiori tutele a milioni di lavoratori statali.

L’estensione dell’anticipo del TFR ai dipendenti pubblici, porterebbe infatti a numerosi benefici. Fra cui, la possibilità di ottenere liquidità immediata, per far fronte a spese impreviste come quelle mediche, o le ristrutturazioni domestiche. Inoltre, favorirebbe una maggior equità fra lavoratori pubblici e privati, e consentirebbe agli statali di investire in attività, o di integrare il reddito familiare, in momenti di difficoltà.

Cosa potrebbe cambiare, fra le due compagini
Dipendenti pubblici e privati (Canva) – statodonna.it

Situazione attuale, e limiti esistenti

Attualmente, solo chi lavora nel settore privato, può chiedere un anticipo fino al 75%, del TFR accumulato; e dopo almeno otto anni di servizio. I dipendenti pubblici, invece, son esclusi da questa possibilità, salvo rare eccezioni passate, come il ricorso alla Gestione Unitaria INPS, sospesa nell’aprile 2024, per esaurimento fondi (come riportato da brocardi.it).

Questa riforma, nondimeno, mira a superare un evidente squilibrio, offrendo ai lavoratori pubblici, strumenti più flessibili, per pianificare il futuro. E se approvata, potrebbe appunto rappresentare un passo importante, verso una maggior giustizia sociale ed economica.