Ultim’ora INPS, “Vi regaliamo contributi per non lavorare”: introdotto il ‘Bonus Nullafacenti’ | Migliaia di italiani lo hanno già richiesto

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Bonus niente lavoro

Un bonus per restare a casa? Scopri ora cosa sta succedendo e se è reale l'opportunità ventilata dai rumors. (Canva Foto) - statodonna.it

Un bonus per restare a casa? Scopri ora cosa sta succedendo e se è reale l’opportunità ventilata dai rumors.

Voci di corridoio potrebbero ipotizzare che potresti ottenere contributi per la pensione senza doverli pagare. Un’idea allettante, vero? Immagina di poter colmare i buchi nella tua carriera senza intaccare il portafoglio.

La voce, se confermata, è un bonus per il tuo futuro previdenziale. Darebbe la possibilità a molti di aumentare la pensione o raggiungere prima l’età del ritiro, senza l’onere economico dei versamenti.

La prospettiva di un regalo così è affascinante. Chi non vorrebbe migliorare la situazione pensionistica senza alcun costo? Un’opportunità del genere cambierebbe le carte in tavola per tantissimi lavoratori e non solo.

C’è un bonus in arrivo che ti permette di avere contributi gratuiti? Stiamo per dirti se queste voci hanno un fondo di verità o se parliamo solo di un’illusione. La richiesta andrebbe all’Inps, ma come? Scoprilo ora!

A chi spetta

Immagina la tua pensione come un puzzle: ogni pezzo è un anno di contributi che hai versato mentre lavoravi. Più pezzi collezioni, più completa e consistente è la tua pensione futura. Nel puzzle potrebbero esserci dei buchi.

Parliamo di periodi in cui non hai versato contributi perché non stavi lavorando. Gli intervalli possono essere dovuti a disoccupazione, congedi per maternità o parentali, o gli anni trascorsi a studiare all’università. Come fare?

Bonus riposo
Bonus per stare a riposo (Canva Foto) – statodonna.it

Come funziona

Il riscatto è la possibilità di acquistare i pezzi mancanti del puzzle. Puoi versare una somma all’Inps, così i periodi vuoti sono riconosciuti come anni lavorati ai fini pensionistici, anche se non hai lavorato. Il vantaggio dell’operazione è che aumenta l’importo finale della tua pensione. Avere più anni di contributi significa una base di calcolo più alta e, in certi casi, ti permette anche di raggiungere prima i requisiti minimi per andare in pensione.

Se hai dedicato quattro o cinque anni allo studio prima di entrare nel mondo del lavoro, i periodi non sono coperti da contributi. Riscattandoli, questi anni vengono conteggiati come se avessi già lavorato. L’INPS ha introdotto la pace contributiva, un’iniziativa specifica che ti offre l’opportunità di recuperare fino a un massimo di cinque anni di contributi non versati tra il 1° gennaio 1996 e il 31 dicembre 2023. Puoi presentare la domanda di riscatto sul sito dell’Inps, oppure chiedere informazioni agli sportelli dell’ente, o a un CAF abilitato per capire qual è la tua situazione con i contributi. La notizia arriva da inps.it.