Bonus 2000 euro, “Chi lavora lo ottiene senza troppe storie”: l’INPS ha aperto le braccia

L'Inps apre le braccia (canva.com) - www.statodonna.it
Quando i conti non tornano, anche un singolo provvedimento può fare la differenza. Ecco a chi spettano 2000 euro.
Nella quotidianità delle nostre giornate, possono capitare momenti che contano, e che a loro volta ci richiedono un conto.
È risaputo: un’imprevista bolletta, un problema di salute o una scadenza fiscale possono trasformare una gestione abituale in una frenetica ed asfissiante corsa contro il tempo.
Per molte famiglie italiane, il bilancio mensile, poi, è un delicatissimo equilibrio, un incessante e difficile esercizio di compromessi e sacrifici. In questi scenari, da noi spesso narrati e trattati, ogni potenziale novità di natura economica, ogni segnale lanciato e marcato dall’attenzione istituzionale, diventano, dunque, più di un semplice provvedimento.
Si configurano piuttosto come mezzi per alleviare il peso delle finanze, consentendo una pausa necessaria dallo stress quotidiano e dalla tendenza al risparmio, specialmente se forzato.
A chi si rivolge
Nel 2025, è stato ufficialmente esteso un bonus, ovvero il bonus fiscale, che, seppur non nuovo sul piano legislativo, offre un’opportunità concreta a molte categorie di cittadini. Come riportato da Tempo Reale, si tratta di una misura inclusa nelle precedenti leggi di bilancio, ma che quest’anno ha subito un potenziamento significativo. La somma massima percepibile arriva fino a quasi 2000 euro, sebbene il valore reale possa variare notevolmente in base al reddito dichiarato.
Possono beneficiarne in particolare i lavoratori a tempo indeterminato e i pensionati con un reddito annuo non oltre i 50mila euro, ma il gruppo di potenziali destinatari è più ampio e comprende anche categorie spesso escluse da politiche fiscali: tirocinanti, apprendisti, lavoratori part time regolarmente assunti e chi riceve la Naspi. Dunque, si tratta di un intervento che mira a includere, fornendo un supporto anche a chi si trova nelle fasce più precarie del mercato del lavoro.

Importi e modalità di ricezione
Il bonus può essere ricevuto in due modi. Alcuni beneficiari scelgono di riceverlo mensilmente come trattamento supplementare direttamente nella busta paga o nel cedolino pensionistico, grazie a una diminuzione delle trattenute IRPEF. Altri, invece, preferiscono riceverlo in un’unica rata come rimborso fiscale durante la dichiarazione dei redditi al momento del conguaglio. Questa seconda modalità sarà disponibile a partire da luglio 2025 per coloro che non hanno richiesto il pagamento mensile.
Per quanto riguarda l’importo, secondo la fonte, il massimo previsto arriva a 1955 euro per chi ha un reddito annuale fino a 15mila euro o una pensione non superiore a 8500 euro. Per le altre situazioni, la cifra è determinata in modo proporzionale, seguendo un sistema a scaglioni predefinito e automatizzato. È chiaro che, sebbene la procedura non richieda domande complesse, è essenziale aver presentato regolarmente la dichiarazione dei redditi.