“Italiani, ci sono 20,9 miliardi nascosti”, se li trovate sono vostri | Partita la primissima ‘caccia al tesoro nazionale’

Parte la caccia al tesoro! (canva.com) - www.statodonna.it
Una fonte di danaro copiosa ed inaspettata giace in Italia. Chi riesce a cogliere l’attimo giusto può trovare un tesoro preziosissimo!
Certi informazioni non risaltano immediatamente alla nostra attenzione, presi come siamo dalle routine quotidiane, dagli impegni e dalle varie ricevute lasciate nei negozi.
Eppure sono presenti intorno a noi, influenti, capaci di rivelare molto più di quanto si immagini, dei nostri costumi, delle nostre abitudini di consumo e dell’area in cui viviamo.
Un particolare aspetto in Italia, poi, è da sempre sottovalutato in termini di effettiva importanza economica, nonostante influenzi fortemente ogni settore, dall’arte alla gastronomia, fino alla logistica.
E se analizzandola in forma accurata, scoprissimo che il suo valore ha un potenziale talmente vasto da valere miliardi, come i migliori tesori “nascosti”?
Miliardi di miliardi
Secondo le informazioni riportate nel Rapporto “Tourism and Incoming Watch” pubblicato da Nexi in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale del Turismo del Ministero del Turismo – e a sua volta citato da Qui Finanza – il turismo straniero ha generato, solo nel 2024, 20,9 miliardi di euro in Italia, considerando esclusivamente le spese effettuate con carte di credito. Il sorprendente aumento rispetto al 2022 è di un a dir poco stratosferico +37,9%!
A guidare questa crescita sono principalmente gli americani, i quali costituiscono il 18,3% della spesa totale, pari a 3,8 miliardi di euro. Questi, inoltre, tendono a ritornare con frequenza, apprezzando città d’arte come Roma, Firenze e Venezia e con un incremento del 69,2% rispetto ai due anni precedenti. Tuttavia, il vero tesoro si trova nelle spese: i turisti arabi, sebbene in numero inferiore, spendono mediamente di più, superando i 900 euro a persona, specialmente nella moda e nella gioielleria.

Il vero tesoro
È qui che la nostra idea di “caccia al tesoro” prende forma: per chi decide di intraprendere una carriera nel turismo – accoglienza, vendite al dettaglio, servizi linguistici o esperienze su misura – ci sono miliardi di euro “nascosti” , che si rivelano poi nei guadagni e nelle prospettive di crescita; soprattutto se si ha fiuto nell’interpretare le abitudini di spesa, le esigenze culturali dei viaggiatori e le trasformazioni del mercato globale.
Anche i dati territoriali evidenziano la distribuzione di questa ricchezza in aree specifiche: come riporta Qui Finanza, il 74,7% della spesa turistica si concentra in sole 20 province italiane, con Roma, Milano, Venezia, Firenze e Napoli in testa (le cosiddette “province d’oro”). Tuttavia, uno degli aspetti più promettenti del rapporto riguarda la diminuzione della stagionalità: i turisti stranieri visitano l’Italia durante tutto l’anno, segnalando un crescente riconoscimento del paese come meta per tutte le stagioni. Per concludere, il turismo non è solo una voce da considerare nel PIL, ma un settore in cambiamento, capace di garantire stabilità e ricchezze nel lungo termine.