Ultim’ora, “La Tasi non è sparita, dovete pagarla tutti”: non la vedete ma c’è | Vi stanno dissanguando

TASI tassa sulla casa (Canva foto) - www.statodonna.it
La TASI potrebbe non essere più una tassa separata, ma il suo peso resta: ecco quanto spendi ogni anno per questa tassa.
Da qualche anno, molte persone sembrano aver dimenticato l’esistenza della TASI, la tassa sui Servizi Indivisibili, convinti che sia ormai stata abolita. Eppure, c’è una verità che non tutti conoscono: la TASI non è scomparsa, anzi, potrebbe essere più insidiosa che mai. Ma come mai pochi ne parlano?
L’introduzione della TASI nel 2014 ha suscitato molte discussioni, poiché riguardava il pagamento per servizi di pubblica utilità come l’illuminazione o la manutenzione delle strade. Una tassa che colpiva non solo le case, ma anche altre proprietà non adibite a prima casa. Ma la sua vera evoluzione è avvenuta nel 2019, quando si è fusa con l’IMU, cambiando completamente le regole del gioco.
Molti, infatti, pensano che la TASI non sia più un problema, visto che è stata inglobata nell’IMU. Tuttavia, questo non significa che si sia “persa” nel sistema. Anzi, se hai una seconda casa, la TASI è ancora ben presente, ma sotto una nuova forma.
Proprietari di immobili non residenziali o seconde case, attenzione: il rischio è che, senza saperlo, si stia continuando a pagare una tassa, spesso senza essere pienamente consapevoli dell’impatto che potrebbe avere.
La tassa che non scompare mai
La TASI non è stata eliminata, ma ha cambiato veste. Dopo l’accorpamento con l’IMU, la sua natura è diventata ancora più sottile. Infatti, la tassa sui Servizi Indivisibili si paga oggi insieme all’IMU, ma con il rischio che molti non sappiano di essere ancora coinvolti. Chi possiede una casa diversa dalla prima, o la affitta, è chiamato a pagare il tributo, come confermato da Il Immobiliare.it.
Se pensi di non avere più obblighi legati alla TASI, è il momento di fare attenzione. L’importo dovuto è calcolato su base comunale e varia annualmente. Ignorare questo aspetto può portare a ritardi nei pagamenti e, di conseguenza, a sanzioni. Gli utenti sono invitati a verificare le comunicazioni comunali o a chiedere supporto a un commercialista per non incorrere in sorprese spiacevoli.

Quanto si paga davvero ogni anno
L’importo della TASI, oggi fusa nell’IMU, non è fisso e dipende dalle aliquote stabilite da ciascun Comune. Questo significa che il costo può variare in modo significativo da città a città, e anche da un anno all’altro. Per molte famiglie italiane, il pagamento annuale può superare facilmente i 1.000 euro se si possiedono più immobili o abitazioni in zone centrali.
L’unificazione tra TASI e IMU ha portato alla creazione di un’unica scadenza doppia, con due rate fisse il 16 giugno e il 16 dicembre. Questo sistema rende meno visibile il peso della TASI, che però continua a incidere sulle finanze di chi possiede immobili oltre la prima casa. In media, l’aliquota IMU si aggira tra lo 0,76% e l’1,06%, ma può arrivare anche oltre, se i Comuni decidono di aumentarla.