Il miglior titolo di studi è solo questo, trovate un lavoro a 6 cifre e vi sistemate a vita: altro che laurea in medicina, questo è il futuro

Il miglior titolo di studi (Canva) - statodonna.it
Se stai cercando di capire cosa fare, per il tuo futuro, comincia a spulciare fra tutti i titoli di studio a te più confacenti.
Fare introspezione, significa fermarsi e analizzare sé stessi, le proprie emozioni, i propri pensieri, e le proprie azioni. Poiché in un mondo frenetico, dove si è costantemente proiettati verso l’esterno, dedicarsi a questa pratica è fondamentale, per comprendere chi siamo davvero.
Non a caso, aiuta a riconoscere punti di forza e debolezza, permettendoti di migliorare e crescere interiormente. Essendo appunto un processo che richiede sincerità e coraggio, poiché implica il dover affrontare anche lati di sé, meno piacevoli o dolorosi.
Grazie all’auto-consapevolezza, infatti, è possibile prender decisioni più autentiche e coerenti, con i propri valori. Dal momento che conoscere sé stessi, riduce l’influenza dei giudizi esterni, e aumenta la fiducia nelle proprie scelte, rendendo la vita più equilibrata e consapevole.
In particolar modo, poiché l’introspezione non è solo un atto individuale, ma in grado anche di migliorare le relazioni con gli altri. E chi conosce sé stesso, comunica meglio, gestisce le emozioni con più serenità, e sviluppa empatia verso il prossimo.
I titoli più richiesti e redditizi
Secondo l’ultima indagine “Almalaurea“, sul profilo occupazionale dei laureati, Ingegneria, Informatica, Medicina, e le professioni sanitarie, son le lauree che garantiscono i migliori risultati, in termini di occupazione e retribuzione. Difatti, i dati dimostrano che, nel 2024, il tasso di occupazione, a un anno dal titolo, ha raggiunto il 78,6% sia per i laureati triennali, che per quelli magistrali, con un aumento decisamente significativo, rispetto agli anni precedenti.
Nello specifico, le discipline con il tasso occupazionale più elevato, son Ingegneria industriale e dell’informazione (92,6%), Informatica (91,2%), e Medicina (87,9%). Percorsi in grado, appunto, di offrire ottime opportunità d’inserimento lavorativo, e stipendi medi superiori, rispetto ad altri settori come quelli politico-sociali, umanistici, giuridici o psicologici; i quali restano più deboli, sul fronte dell’occupazione.

Le triennali che funzionano
Fra le lauree di primo livello, il settore medico-sanitario e farmaceutico è in testa, con: un tasso di collocamento dell’81,2%; un tempo medio di ricerca del lavoro, di soli 2 mesi; e una retribuzione netta di, circa, 1.624 euro mensili. Anche le aree giuridiche (65,8%) ed educative (60%), offrono discreti risultati, pur con stipendi medi leggermente inferiori. Mentre alcune triennali, come quelle in Ingegneria e Informatica ICT, garantiscono buone retribuzioni, ma richiedono spesso il completamento della laurea magistrale.
Come riportato da huffingtsonpost.it, le lauree magistrali di Ingegneria industriale e dell’informazione (92,6%); Informatica e Tecnologie ICT (91,2%); e Medico-Sanitarie (87,9%), son sicuramente le più redditizie, con stipendi medi fra 1.688 e 1.774 euro, al mese. Con a seguire, i settori di Architettura, Economia e Agraria, i quali offrono comunque, delle buone possibilità occupazionali, e dei buoni salari competitivi.