“Qui non vi vogliamo”: il paese più amato d’Europa ha chiuse le porte | Migliaia di italiani rimasti al confine

Qui le porte sono chiuse (canva.com) - www.statodonna.it
Non tutte le vacanze si rivelano indimenticabili: scopriamo insieme quali luoghi converrebbe scartare e cosa rivelano le statistiche.
L’Europa, con i suoi villaggi secolari e le metropoli vivaci, ha sempre incarnato un ideale di apertura, confronto e scoperta. Da sempre, le sue terre vedono transitare pensieri e culture.
In un’epoca in cui le barriere paiono rialzarsi, non di rado il viaggio si trasforma da esperienza liberatoria a frustrazione. La fantasia di esplorare può scontrarsi con freddezza o inospitalità.
Parte del viaggio è interagire con le persone che li abitano. Senza questa connessione, persino il panorama più bello può apparire vuoto.
Così, alcuni destinazioni diventano bersaglio di critiche, delusioni o persino ripudio. Ma il turismo resta un’esperienza personale e dinamica; per questo bisogna saper filtrare.
Impressioni o evidenze?
Un recente articolo di Money.it ha riportato le impressioni della travel influencer americana Lexie Limitless, che ha pubblicamente indicato quattro Paesi europei che, secondo lei, non valgono una visita. Si trattano di Bielorussia, Slovacchia, Moldavia e Bulgaria, che occupano le ultime posizioni nella sua personale classifica. La ragione? A detta dell’influencer, l’esperienza turistica è stata insoddisfacente per la mancanza di interazioni umane significative: nessuno le avrebbe indicato luoghi o attività, aspetto che ha pesato molto sulla percezione generale del viaggio.
Pur sottolineando la natura personale del parere, Lexie ha precisato che non tornerebbe in questi Paesi, a meno di non avere una ragione più forte del semplice turismo. Le sue parole hanno sollevato un dibattito online, evidenziando il ruolo delle aspettative personali nel determinare il successo di un viaggio. Tuttavia, l’influencer ha anche elogiato mete come Italia, Slovenia, Bosnia-Erzegovina e Repubblica Ceca, ritenute decisamente più accoglienti e affascinanti.

I dati a confronto
Di fronte a queste opinioni, Money. it analizza anche i dati ufficiali del settore turistico, che dipingono un quadro differente, che serve come ulteriore prospettiva. Stando al report della European Travel Commission del 2023 e a quello della World Tourism Organization del 2024, Paesi come Turchia, Grecia, Portogallo e Croazia restano tra i preferiti dai viaggiatori internazionali, mentre la Bulgaria registra circa 9 milioni di turisti all’anno, soprattutto da Germania, Regno Unito e Russia. Anche la Slovacchia, pur con numeri inferiori, è in crescita e supera i 5 milioni di visitatori annui. Minori i flussi per Moldavia e Bielorussia, per ragioni di dimensioni e geopolitica, ma il livello di soddisfazione al rientro è comunque alto.
Per quanto riguarda gli italiani, un’indagine del tour operator Vamonos-Vacanze, riportata da Money, mostra una chiara predilezione per mete nazionali come Sicilia, Sardegna e Dolomiti, insieme a classici europei come Parigi, Londra, Vienna e le spiagge di Grecia, Spagna e Croazia. Cresce anche l’interesse per l’Islanda e le città d’arte italiane.