Chiudiamo per sempre, la catena di supermercati più grande ha abbassato la saracinesca per l’ultima volta

Saracinesche abbassate (depositphotos.com) - www.statodonna.it
La storica catena chiude i battenti: dai discount al collasso del 2023, ecco come è scomparso uno dei nomi più conosciuti.
In un’era in cui fare la spesa è diventato un atto condizionato da scelte di bilancio, abitudini ben radicate e promozioni accattivanti, la chiusura di un supermercato lascia tutti attoniti.
Rappresenta la scomparsa di un ambiente consolidato, di un’abitudine che infondeva familiarità. Carrelli, file tra gli scaffali, annunci via altoparlante, elementi che sembravano intoccabili, svaniscono nel nulla e lasciano il vuoto più totale.
Il cambiamento che investe il settore della grande distribuzione in Italia ha toccato anche quelle aziende che per decenni parevano inattaccabili.
La forte competizione, i mutamenti nei comportamenti d’acquisto, la crescita costante dell’e-commerce e le precarie condizioni economiche hanno acceso i riflettori su una crisi che ha colpito anche i colossi. E tra questi, un marchio discount molto popolare ha chiuso definitivamente i battenti. Ecco la sua storia.
La fine di un percorso
Come riportato da Management Cue, la catena di supermercati italiana Tuodì ha chiuso per sempre. Una conclusione prevista, ma comunque amara. Le ultime chiusure risalgono al luglio 2023, segnando la fine di un’esperienza iniziata a Roma nel 1994 con il nome Dico, abbreviazione di “Discount Coop”, nata da una collaborazione tra sette importanti cooperative del sistema Coop.
Come riporta Wikipedia, la rete si era espansa in tutta Italia, diventando una delle principali catene discount del paese. Nel 2013, il marchio fu acquisito dal Gruppo TUO, che trasformò i negozi in Tuodì market e Tuodì superfresco. Tuttavia, già nel 2017 la crisi si è fatta sentire: l’azienda dichiarò un debito di 450 milioni di euro, avviando una procedura di concordato preventivo con continuità aziendale e chiudendo temporaneamente 123 punti vendita.

Un crollo inarrestabile
Gli anni successivi non hanno portato la svolta sperata, stando alle notizie circolanti in rete. A partire dal 2021, il gruppo ha iniziato a cedere i punti vendita, molti dei quali sono stati acquisiti da catene concorrenti come IN’S Mercato, Conad (con il marchio Todis) e Penny Market. Nel 2023, la chiusura ha riguardato anche i marchi Fresco Market e InGrande, sostituiti in parte dai nuovi negozi Doreca Store, specializzati nella vendita al dettaglio di bevande alcoliche.
La crisi della rete Tuodì è un chiaro esempio delle difficoltà che anche un marchio storico può affrontare, quando la solidità finanziaria e la capacità di adattarsi ai nuovi modelli di consumo non sono sufficienti. Per i clienti, resta la tristezza di perdere un luogo familiare; per il settore, un avvertimento che conferma l’urgenza di innovare, senza trascurare l’efficienza e la sostenibilità per i suoi dipendenti.