Il borgo più bello del mondo è a un passo da Milano, ha fatto innamorare anche Monet: sembra un quadro

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A pochi passi da Milano (depositphotos.com) - www.statodonna.it

Dell’Italia se ne innamorano tutti, anche i più grandi. Questo luogo in particolare conquistò il luogo del grande Monet.

Ricordo ancora di quando vidi i quadri di Monet sia a Parigi che a Londra; di lui mi ha sempre colpito la capacità di catturare la natura nel suo “silenzio” più vero. Poche pennellate per restituire la bellezza.

Questo dimostra una cosa: la bellezza non pretende per forza destinazioni esotiche o viaggi “avventurosi”; a volte, basta guardare ciò che ci circonda, dove storia e natura si incontrano in un connubio emozionante.

Il Nord Italia, spesso sottovalutato come meta estiva, ci regala assoluti angoli di quieta bellezza che hanno incantato persino i grandi pittori.

Quando un artista del calibro di Claude Monet resta affascinato da un borgo, non possiamo fare altro che seguirne l’antico  consiglio.

Il Borgo di Monet

Come riporta Viaggi News, Dolceacqua, un piccolo paese in provincia di Imperia, è il luogo che conquistò Claude Monet, ispirandogli alcuni dei suoi dipinti più noti. Oggi soprannominato “Borgo di Monet”, questo gioiello ligure, incastonato nell’entroterra vicino a Ventimiglia, sembra un vero dipinto. Le sue stradine, i vicoli lastricati – i tipici caruggi – e il ponte ad arco, con il Castello dei Doria sullo sfondo, creano un’immagine degna di una tela impressionista.

Ciò che sorprende di più è la sua facilità di accesso. Come precisa la fonte, Dolceacqua è a pochi chilometri da Milano, l’ideale per una gita o un weekend diverso, lontano dalle rotte turistiche più battute. Qui, il tempo sembra essersi davvero arrestato: passeggiare nel centro storico significa immergersi tra palazzi medievali, angoli suggestivi e rovine che narrano secoli di storia. Il Castello dei Doria, in cima al borgo, domina l’intero panorama e regala una vista mozzafiato, un mix di storia, natura e architettura.

Dolceacqua ponte
Ispirazioni alla Monet (depositphotos.com) – www,statodonna.it

Una magia continua

Ma la magia di Dolceacqua non si limita alle sue architetture antiche. Stando alla fonte, addentrandosi nei vicoli, si arriva alla Parrocchia di Sant’Antonio Abate, con la sua facciata dai colori caldi – crema, arancio e rosa cipria – e l’interno abbellito da vetrate colorate e luminose. Ogni elemento di questo borgo sembra creato per stupire, per essere ammirato, per rallentare il ritmo del cuore e ravvivare lo sguardo, anche quello della mente.

Il Ponte Vecchio, ritratto da Monet, è il fulcro visivo e simbolico di Dolceacqua. Attraversarlo è un’esperienza unica, un viaggio tra presente e passato che culmina nella pura percezione estetica. In un’epoca di viaggi veloci e immagini sfuggenti, questo borgo invita alla calma, alla contemplazione, alla riscoperta dei dettagli, come i migliori pittori.