Questo borgo è un museo a cielo aperto, arrivano da tutto il mondo per visitarlo | Non esistono altri luoghi così nel mondo

Un museo a cielo aperto (Canva) - statodonna.it
Questo piccolo centro abitato, è qualcosa di straordinario. Ove poter andare, e vivere una vacanza del tutto rappresentativa.
L’arte ha un potere unico: riuscire a toccare le corde più profonde dell’animo umano, suscitando emozioni intense e spesso inaspettate. Infatti, ogni opera che sia essa pittura, musica o scultura, comunica qualcosa di personale e universale, allo stesso tempo.
Non a caso, spesso l’arte ispira meraviglia e stupore, invitandoci appunto a contemplare la bellezza sotto nuove prospettive. Potendo anche risvegliare nostalgia, e riportando alla mente ricordi o emozioni, sopite nel tempo.
Di fondo, non mancano sentimenti complessi come la malinconia, la speranza o la rabbia, i quali emergono soprattutto quando l’artista racconta storie di lotta, dolore o trasformazione. Perciò, proprio in questo modo, l’arte diventa uno specchio dell’esperienza umana, capace di accompagnarci nei momenti di gioia e di riflessione.
Nondimeno, potendoci ispirare empatia, unendo persone di culture e background diversi, attraverso un linguaggio emotivo universale, capace di creare connessioni profonde e durature.
Un paese fra storia e arte
A pochi chilometri da Nuoro, nel cuore del Supramonte, si trova Orgosolo, un piccolo borgo che custodisce grandi tradizioni culturali, e un passato noto per il banditismo sardo e i sequestri. Celebre anche come paese natale di Graziano Mesina, il “bandito romantico”, Orgosolo è entrato anche nell’immaginario collettivo grazie a pellicole come “Banditi a Orgosolo”, del 1961. Sebbene oggi il paese, abbia del tutto superato quell’epoca turbolenta, trasformandosi in un vivace centro artistico noto soprattutto per i suoi murales, che raccontano storie locali, e temi sociali universali.
Orgosolo è infatti diventato un vero e proprio museo a cielo aperto, grazie alle centinaia di murales che decorano le sue strade e i palazzi. Che nato alla fine degli anni ’60, grazie a un professore d’arte locale, questo movimento artistico coinvolge soprattutto i giovani, che attraverso l’arte di strada, esprimono appunto valori di cultura, uguaglianza e giustizia sociale. I murales, non a caso, rappresentano eventi storici come la rivolta di Pratobello, e affrontano tematiche globali, quali i diritti umani e la pace; dando, in altre parole, voce ai più deboli contro le ingiustizie.

Attrazioni culturali, e tradizioni
Oltre ai murales, Orgosolo offre anche la visita alla “Casa Museo Sa Dommo e sos Corraine”, la quale conserva gli arredi e gli oggetti tipici della vita pastorale sarda; permettendo, in altre parole, un’immersione autentica nella tradizione locale. La guida esperta, accompagna i visitatori in un viaggio nel tempo, fra racconti, leggende, e degustazioni di dolci e liquori tipici, rendendo perciò la visita, un’esperienza culturale completa.
Orgosolo, comunque, è in primo luogo immerso in un paesaggio naturale straordinario, a 600 metri d’altitudine, circondato dal Supramonte e dal Monte Corrasi. La zona in questione, offre paesaggi incontaminati, sentieri panoramici, e siti unici come la Gola di Su Gorroppu, e le grotte di Sa Oche. E come riportato su travel.thewom.it, chi visita il paese può facilmente esplorare anche i villaggi vicini, e vivere un’esperienza autentica, fra natura selvaggia e tradizioni millenarie. Lontani, quindi, dal turismo di massa.