Banca, fai questo bonifico e i soldi li trattiene lei: vietatissimo da oggi | Già è successo a molti italiani

Nuove regole mettono in discussione operazioni bancarie comuni. Ecco l'errore da evitare subito per non ritrovarsi con il conto alleggerito. (Canva Foto) - statodonna.it
Nuove regole mettono in discussione operazioni bancarie comuni. Ecco l’errore da evitare subito per non ritrovarsi con il conto alleggerito.
Le banche non sono obbligate a restituire denaro trasferito in modo errato. Se invii una somma a un conto sbagliato, la correzione non è automatica. La procedura dipende da chi ha ricevuto i soldi. Serve molta attenzione, perché il rimborso non è garantito.
In caso di bonifico errato, il primo passo da fare è informare la banca. La richiesta porta al recupero della somma. Alcuni istituti si rifiutano di intervenire. La decisione dipende da circostanze precise e da quanto accaduto dopo l’accredito.
La restituzione di un pagamento sbagliato non è automatica. A volte le banche non intervengono, anche se l’errore è evidente. Quando i fondi finiscono in un conto non previsto, l’intermediario può decidere di non agire.
Molti pensano che in caso di errore è sufficiente chiedere e ottenere il rimborso. In realtà il denaro accreditato può diventare parte della disponibilità del cliente che lo ha ricevuto. Le regole non garantiscono il ritorno dei fondi.
Come funziona
Le banche possono negare il rimborso anche quando la somma inviata è importante. Ci sono situazioni in cui il destinatario dei soldi non è obbligato a restituire nulla. È successo in un caso recente, che stiamo per dirti.
Alcune decisioni degli intermediari finanziari sono basate su norme interne. Nel caso che segue, la richiesta di recupero è stata respinta dalla banca e dall’arbitro bancario. Scopri ora cosa è accaduto per difenderti.

Il caso
Hai fatto un bonifico e digitale male il codice? Succede, e può costarti caro. Nel 2019 un’azienda ha trasferito oltre 4000 euro a un conto sbagliato. Quando ha chiesto il recupero, la banca ha rifiutato. Il beneficiario non aveva svolto alcuna attività e non era titolato a ricevere la cifra. L’istituto non ha riaccreditato le somme. Come riferisce informazioneoggi.it, l’errore non è bastato a ottenere la restituzione.
L’intermediario ha spiegato all’ABF che il denaro è stato usato per saldare un vecchio debito del cliente. In quel momento, la somma era già parte della sua disponibilità. La banca ha agito in modo legittimo. Il Collegio ha confermato il rigetto del ricorso: senza l’autorizzazione del ricevente, non è possibile intervenire. L’azienda non ha dimostrato né l’arricchimento illecito né la responsabilità diretta dell’intermediario. Ora può provare a recuperare i soldi dal beneficiario. Se sei in dubbio, ricontrolla l’IBAN prima di inviare denaro.