TARI, portate la CIS e non lo pagate più: lo stanno facendo già tutti | Salvate il vostro conto in banca così

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Addio TARI

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La TARI è una tassa che sicuramente fa sempre discutere. Tuttavia con la CIS non la pagate più. Ecco come ottenerla!

Il pagamento della TARI per un’abitazione non occupata può apparire illogico, ma sfortunatamente rappresenta la norma in quasi tutte le situazioni.

Numerose persone sono convinte che sia sufficiente non utilizzare l’immobile o disattivare le utenze per non dover pagare la tassa sui rifiuti. Tuttavia, non è sufficiente affermare “non vi risiedo”, è necessario un requisito particolare.

Un requisito che deve essere rispettato in modo preciso e secondo le norme stabilite dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione, con responsabilità attribuita al contribuente.

In questo articolo descriveremo le circostanze in cui si può escludere il pagamento e quali errori è opportuno evitare per non affrontare spiacevoli sorprese legate a spese elevate.

Circostanze in cui è possibile esentarsi

Lo affermano, tra gli altri, Idealista, Immobiliare e La Legge Per Tutti: la legislazione attuale stabilisce che la TARI deve essere pagata solo se l’immobile è potenzialmente capace di generare rifiuti urbani, a prescindere dalla sua occupazione reale. La Corte di Cassazione ha precisato che anche le proprietà immobiliari non occupate o prive di mobili sono tenute al pagamento, se rimangono strutturalmente utilizzabili o collegate a forniture attive.

L’unica circostanza che permette di non effettuare il pagamento è la certificazione di inagibilità strutturale (CIS), ovvero un documento tecnico che comprova un deterioramento insorto che non può essere risolto tramite interventi ordinari o straordinari, oppure la perdita dell’utilità dell’immobile (ad es. rischio, crollo strutturale). La certificazione deve essere fornita da un professionista autorizzato (ingegnere, architetto o geometra) e, nei casi specificati, deve essere approvata dal Comune.

Ritiro spazzatura
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Come acquisire la CIS

Per ottenere l’esenzione, il contribuente è tenuto a fornire al Comune la dichiarazione tecnica o una CIS  redatta da un professionista, che confermi la condizione effettiva dell’immobile. La sottomissione della richiesta e del certificato permette al Comune di controllare e concedere l’esenzione esclusivamente in presenza di evidenze oggettive. In assenza di questo documento, anche se ci sono immobili non utilizzati o sprovvisti di utenze, la legge non prevede alcuna eccezione.

Numerose decisioni della Corte Suprema lo affermano con chiarezza (ad es. Sentenza 11130/2021) e le interpretazioni della direzione ministeriale. In aggiunta, il contribuente deve mantenere questa certificazione, poiché il Comune potrebbe effettuare verifiche successive. In sintesi: se l’edificio risulta oggettivamente inagibile, supportato da una certificazione tecnica che dimostri un degrado strutturale irreversibile, non è necessario pagare la TARI. Sostenere “non risiedo qui” non è sufficiente; è necessario fornire prove documentali valide che attestino l’inabitabilità dell’abitazione.