Ufficiale posto di blocco: “Ma quale patente, vogliamo solo la TA” | Patente ritirata se non l’avete, da oggi la chiedono a tutti

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Se la vedi, son problemi seri!

Problemi con la volante (Canva) - statodonna.it

Se ti fermano a un posto di blocco, sappi che rischi davvero moltissimo; non solo la patente, ma anche le manette.

Il Codice della Strada italiano è un insieme di norme che regolano la circolazione stradale su tutto il territorio nazionale. Ed essendo uno strumento fondamentale per garantire sicurezza, ordine e fluidità nel traffico, coinvolge automobilisti, pedoni, ciclisti e conducenti di mezzi pubblici.

La sua elaborazione è frutto del lavoro del legislatore italiano, con il contributo di esperti giuridici, tecnici della mobilità, e rappresentanti delle forze dell’ordine. Il primo vero Codice, fu approvato nel 1959, ma quello attualmente in vigore è stato introdotto con il Decreto Legislativo n. 285, del 30 aprile 1992.

La stesura e l’aggiornamento del Codice, son affidati al Parlamento e al Governo: in particolare, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il quale ne cura l’attuazione e le modifiche.

Nel tempo, comunque, il Codice è stato più volte revisionato, per adeguarsi ai cambiamenti tecnologici, sociali, e alle normative europee.

Una riforma in corso

In tal senso, il ministro Matteo Salvini sta attuando una serie di cambiamenti significativi, in materia appunto di circolazione stradale; con l’obiettivo di aumentare la sicurezza sulle strade italiane. Fra le modifiche più incisive, figura il ritiro immediato della patente, in caso di gravi violazioni: una misura, questa, adottata dalle forze dell’ordine, differente dalla sospensione o dalla revoca, ma che può rappresentare un primo passo, verso provvedimenti più severi.

Le infrazioni che più spesso portano al ritiro della patente, includono guida in stato di ebbrezza; uso del cellulare al volante; eccesso di velocità; o patente scaduta. Chi subisce il ritiro, non può guidare fino a decisione successiva dell’autorità competente; e in base alla gravità, la patente può esser sospesa per un determinato periodo, o definitivamente revocata.

I motivi della revoca
Patente revocata (Canva) – statodonna.it

La dimenticanza che costa cara

Sempre più automobilisti, vengono fermati con la patente scaduta; talvolta, addirittura, da anni. E in questi casi, l’agente può ritirare subito il documento, con sanzioni che vanno da 158 a 638 euro. Per poter tornare a guidare, è indispensabile sottoporsi a visita medica, entro 10 giorni: ma se questo termine non vien rispettato, sarà necessario rivolgersi alla Prefettura. Tanto che, come riportato da isoleeoliesicilia.com, la visita può esser effettuata anche presso l’ACI, o una scuola guida autorizzata.

Le pene son particolarmente dure, per chi guida ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti; e le multe, superare i 6 mila euro, oltre che prevedere sospensioni da 6 mesi a 2 anni, con arresti e (a volte) la confisca del veicolo. Anche la guida con cellulare, se recidiva, comporta il ritiro della patente. Nondimeno, chi supera i limiti di velocità di oltre 60 km/h, rischia sanzioni superiori ai 3 mila euro. In ogni caso, ricorda che la visita medica è obbligatoria per il recupero del documento.