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“Voglio pranzare qui” e ricevi 190 euro: da oggi li danno a tutti | Andate e vi fanno il bonifico subito

Andare a mangiare fuori ti può portare dei soldi? Stiamo per dire come funziona e cosa fare ora per averli.

Andare al ristorante potrebbe non essere solo un piacere, ma anche un’occasione per ottenere un beneficio fiscale. Alcune voci potrebbero fare riferimento a un bonus legato alle spese sostenute per pasti fuori casa.

Potrebbe essere utile conservare lo scontrino del ristorante per ottenere una detrazione. Potrebbe essere un bonus legato alla mensa scolastica, che include anche pasti consumati fuori. La verità è che esiste una misura reale.

Non parliamo di un incentivo generico per chiunque v a cena fuori. Tra le spese detraibili rientrano anche i costi per ristoranti convenzionati. Qualcuno potrebbe fare riferimento a un bonus ristorante. Quanto c’è di vero?

La detrazione non è automatica. Va richiesta nella dichiarazione dei redditi e si applica solo alle spese documentate. Non basta mangiare fuori. Stiamo per dirti cosa serve per ottenere questo bonus e quanto ti spetta.

Cosa dicono i rumors

Le voci di corridoio non sono del tutto infondate. Esiste una detrazione Irpef per le spese del servizio mensa. Se il pasto è fornito da soggetti esterni, come ristoranti convenzionati, può rientrare tra le spese detraibili.

La detrazione è pari al 19% su un massimo di 1000 euro di spesa, quindi si può ottenere fino a 190 euro per figlio. Non serve presentare una domanda specifica, ma bisogna indicare le spese nel modello 730, con ricevute e documenti tracciabili. Quali sono le spese ammessibili?

Mensa (Canva Foto) – statodonna.it

Come funziona

Se hai figli che frequentano la scuola, puoi ottenere un bonus fiscale fino a 190 euro per ogni figlio. Non riguarda il semplice andare al ristorante, ma le spese legate alla mensa scolastica. Se il servizio è gestito da un ristorante convenzionato, puoi detrarre la spesa. Devi conservare le ricevute, indicare tutto nel modello 730 e usare pagamenti tracciabili. Non è legato all’ISEE né all’età del figlio. Secondo brocardi.it, la misura è attiva e potenziata per il 2025.

Se hai figli a carico, puoi sfruttare questa detrazione anche per corsi di lingua, musica, arte, gite scolastiche e tasse d’esame. Non puoi detrarre libri, zaini o materiale didattico. La detrazione si applica solo alle spese sostenute e documentate con carta di credito. Non è automatica: va inserita nella dichiarazione dei redditi. Il tetto massimo è stato aumentato da 152 a 190 euro per ogni figlio. Rivolgiti a un esperto commercialista o a un CAF per procedere con la detrazione.

Annarita Faggioni

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