Ultim’ora, 1 anno di reclusione e 26mila euro di multa a chi fuma all’aperto: è la volta buona che vi levate il vizio per sempre

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Ecco il pericolo

Finire in carcere per una sigaretta (Canva) - statodonna.it

Le nuove disposizioni legislative, impongono ai fumatori di smettere del tutto di fumare, se non vogliono finire in carcere.

L’inquinamento rappresenta una delle minacce più gravi, per la salute dell’uomo, e per l’equilibrio del pianeta. Infatti, ogni anno, milioni di persone si ammalano o muoiono prematuramente, proprio a causa dell’esposizione a sostanze tossiche presenti nell’aria, nell’acqua e nel suolo.

I cambiamenti climatici, in gran parte alimentati dalle emissioni inquinanti, stanno alterando gli ecosistemi naturali, provocando eventi estremi sempre più frequenti. Con ondate di calore, alluvioni, siccità e incendi boschivi, che mettono appunto a rischio, intere comunità.

Anche la biodiversità è in pericolo, poiché molte specie animali e vegetali, si stanno estinguendo a causa dell’inquinamento e della distruzione degli habitat naturali. Avendo, questo squilibrio, ripercussioni dirette anche sull’agricoltura e sulla sicurezza alimentare.

Infine, l’inquinamento compromette la qualità della vita quotidiana, specialmente nelle aree urbane, dove smog e traffico incidono sulla salute mentale e fisica. Motivo per cui, se non si interviene con decisione, il prezzo da pagare sarà altissimo per tutti.

Una stretta mai vista

Accendere una sigaretta in spazi pubblici non autorizzati, non è più un gesto trascurabile. Invero, con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni basate sul “Testo Unico Ambientale” (d. lgs. 152/2006), gettare a terra un mozzicone può costare fino a 26 mila euro di multa; e nei casi più gravi, persino la reclusione fino a un anno. Trattandosi, perciò, di una delle misure più severe mai adottate in Italia contro il fumo, con l’obiettivo di difendere l’ambiente e la salute pubblica.

Le restrizioni, inizialmente limitate agli spazi chiusi, si estendono (oggi) anche ad ambienti aperti. Come boschi, parchi, aree urbane densamente popolate, spiagge e zone a rischio incendi, le quali diventano quindi aree off-limits, per i fumatori. Difatti, come su detto, gettare un mozzicone è ora considerato un atto di abbandono di rifiuti pericolosi, con gravissime conseguenze legali. E come riportato da giornalelavoce.it, il provvedimento mira a tutelare esattamente gli spazi pubblici più vulnerabili.

Un reato punibile
Gettare le sigarette in giro (Canva) – statodonna.it

Il doppio fronte della lotta al fumo

Comunque, il fumo resta una delle principali cause di malattie prevenibili. Non a caso, le nuove sanzioni arrivano in un contesto in cui le campagne di sensibilizzazione, seppur incisive, non son riuscite a ridurre in modo drastico, il numero di fumatori. Linea dura con cui il legislatore spera che il timore delle multe e delle denunce, possa quindi – finalmente – favorire un cambiamento reale.

Ogni anno, proprio in Italia, vengono dispersi nell’ambiente, circa 14 miliardi di mozziconi. I quali, oltre a imbruttire le città, rilasciano sostanze tossiche che inquinano suolo e acqua. Dunque, le nuove misure intendono difendere il decoro urbano e la natura; quantunque la loro efficacia dipenderà solo da controlli rigorosi, e da una maggior consapevolezza civica. Poiché, di fondo, fumare oggi è sempre meno sostenibile, da ogni punto di vista.