Bollo auto, chi ha detto che è obbligatorio deve rileggere la legge: potete circolare senza e non avere nessun problema con la legge

Bollo auto da non pagare (Depositphotos foto) - www.statodonna.it
Non sempre pagare il bollo auto è un obbligo: la legge prevede eccezioni che pochi conoscono, ecco chi può beneficiarne.
C’è un appuntamento fisso che ogni automobilista conosce fin troppo bene: quello con il bollo auto. Si paga, punto. O almeno, è quello che ci hanno sempre detto. Ma se ti dicessi che non per tutti è davvero obbligatorio? Aspetta, non stiamo parlando di scappatoie strane o trucchetti ai limiti della legalità. Esistono proprio delle regole ufficiali che permettono di evitarlo del tutto, e non lo sa quasi nessuno.
Il bollo è da anni una delle tasse più odiate – chiariamolo subito – ma è anche una di quelle cose che diamo per scontate. Però, ecco, c’è un mondo nascosto dietro quella semplice scadenza annuale. Norme regionali, limiti di potenza, requisiti fiscali… insomma, tutta una serie di dettagli che pochi si prendono la briga di approfondire. Eppure è lì che, a volte, si nasconde una bella sorpresa.
Il problema è che, spesso, si finisce per basarsi su voci, consigli del vicino o peggio ancora su forum online pieni di informazioni incerte. In realtà, la legge è molto più chiara di quanto si pensi, e prevede delle esenzioni precise, per casi ben definiti. Non si tratta di zone grigie o cavilli da esperti: sono norme vere e proprie, scritte nero su bianco.
Il caos arriva quando si cerca di capire a chi rivolgersi: tra Regioni, Agenzia delle Entrate e ACI, non è sempre immediato capire da dove cominciare. Alcune Regioni delegano all’ACI, altre no, altre ancora non hanno nemmeno un ufficio tributi. Quindi sì, serve un po’ di pazienza. Ma chi sa come muoversi, può davvero evitare di pagare il bollo in modo del tutto legittimo.
La verità su chi può davvero evitare di pagare
Secondo le indicazioni ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, l’esenzione vale solo per un veicolo per ogni beneficiario. Quindi, se hai due auto, devi scegliere quale indicare nella domanda. Ah, e non serve mettere nulla sul parabrezza o sul cruscotto, tipo bollini o robe del genere: la validità è tutta gestita per via amministrativa.
Una volta che l’esenzione viene accettata, non c’è bisogno di rifare tutto da capo ogni anno. Si rinnova automaticamente, a meno che non cambi qualcosa – tipo la vendita dell’auto, per dire. In quel caso sì, va comunicato. Ma finché le condizioni restano, non si paga nulla e si guida tranquilli. Tutto perfettamente legale e previsto dalla normativa. Ma a chi è rivolta?

Un’opportunità che pochi conoscono (ma è tutto vero)
Tra le righe della normativa, si scopre che ci sono veicoli per cui non è previsto alcun pagamento del bollo. L’Agenzia delle Entrate lo dice chiaramente, in accordo con l’ACI: l’esenzione si applica se l’auto rientra in certi limiti – 2.000 cc per i benzina, 2.800 per diesel o ibridi, oppure potenza sotto i 150 kW se elettrica. Basta questo? Non proprio, ma è un primo passo.
Chi può beneficiarne? Le persone con disabilità, certo, ma anche i familiari che le hanno fiscalmente a carico. Un dettaglio non da poco, che apre la porta a molte più persone di quanto si pensi. La richiesta si fa tramite l’ufficio tributi regionale oppure, se non c’è, si passa per l’Agenzia delle Entrate. Sì, lo so, sembra un po’ macchinoso, ma è tutto tracciato e previsto dalla legge.