“Quanto caldo ha?”, i vigili vi fermano per chiedervelo | Se rispondete male 309 euro di multa

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Accenditi il clima, è meglio

Una multa perché senti caldo (Canva) - statodonna.it

Ci son cose che non son davvero permesse, nell’ambito di un contesto cittadino. Come il sentire caldo, per esempio.

Il pettegolezzo è un comportamento diffuso e radicato nella società. Tanto che parlare degli altri, specialmente in loro assenza, sembra offrire un senso di connessione e complicità con chi ascolta. Ma da dove nasce quest’abitudine così comune?

Nello specifico, spettegolare spesso, risponde al bisogno umano di socializzare: come il condividere informazioni, anche se non confermate; e il creare un terreno comune, su cui costruire relazioni. Nondimeno, parlare degli altri, può far sentire le persone più interessanti o informate.

Commentare la vita altrui permette, in modo implicito, di rafforzare la propria autostima, o di sentirsi superiori in certe situazioni. Meccanismo psicologico che, seppur discutibile, offre in realtà una gratificazione immediata.

Non a caso, la noia e la routine quotidiana possono spingere le persone verso il pettegolezzo, come forma appunto d’intrattenimento. E quando manca la novità nella propria vita, quella degli altri diventa proprio un argomento irresistibile di conversazione.

Camminare nudi: cosa dice la legge

Molti si chiedono se sia lecito camminare a torso nudo per strada, soprattutto in estate, e la risposta è che non esiste alcuna norma penale che lo vieti. Sebbene, tuttavia, alcuni comuni possano comunque imporre restrizioni locali, per tutelare il decoro urbano. In particolare, in zone d’interesse storico o artistico. Divieti i quali non hanno valore penale, ma che si configurano come provvedimenti amministrativi validi, solo entro un’area ben delimitata.

Un tempo, nel Codice penale, esisteva il reato di “atti contrari alla pubblica decenza”, che puniva comportamenti considerati offensivi, per il pudore comune. Ciò nonostante, con il D. Lgs. n. 8/2016, questa fattispecie è stata de-penalizzata, ed è oggi sanzionata con una semplice multa amministrativa da 51 a 309 euro. Dal momento che, secondo laleggepertutti.it, mostrare il petto nudo non rientra più in siffatta categoria, non provocando ripugnanza sociale.

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Un rischio continuo (Canva) – statodonna.it

I poteri del comune, e i limiti del divieto

Se un comune decide di vietare il torso nudo in certe zone, deve indicare chiaramente l’area e le eventuali fasce orarie in cui il divieto è attivo. Poiché altrimenti, in caso contrario, il provvedimento può esser impugnato davanti al TAR. Inoltre, solo la polizia municipale è autorizzata a contestare queste violazioni, con multe amministrative, ma senza alcun effetto sulla fedina penale.

Camminare completamente nudi o in mutande, invece, può esser sanzionato come atto contrario alla pubblica decenza, e con le stesse modalità: ovvero, multa amministrativa, e nessuna conseguenza penale. Tuttavia, anche queste condotte non costituiscono reato, ma restano comunque fuori luogo, se messe in opera in contesti pubblici e affollati.