Donne al vertice: più dirigenti e nuove assunzioni al femminile

Un bilancio che riscrive gli equilibri interni: ecco le nuove misure introdotte dal nuovo Piano di uguaglianza di genere del Policlinico Bio-Medico.
Il tema della parità di genere nel mondo sanitario è da tempo al centro del dibattito pubblico e delle politiche aziendali, ma troppo spesso resta relegato ai margini delle priorità istituzionali. L’attenzione verso la rappresentanza femminile, infatti, può trasformarsi in un vero e proprio motore di innovazione e di crescita organizzativa, capace di generare benefici concreti sia per il personale sia per gli utenti.
Nei contesti accademico-clinici, dove convivono ricerca, formazione e cura, il coinvolgimento delle donne nelle posizioni apicali assume un valore aggiunto in termini di diversità di prospettive e di efficacia dei processi decisionali. Un disallineamento in questo ambito rischia di limitare l’impatto sociale delle strutture sanitarie.
Le grandi istituzioni ospedaliere stanno quindi sperimentando iniziative volte a potenziare le politiche di inclusione, dall’analisi dei dati di genere alle campagne di sensibilizzazione interna. Creare un terreno favorevole alla collaborazione paritaria diventa così un presupposto per rafforzare la fiducia tra i diversi stakeholder.
Attraverso processi di mentoring e piani di sviluppo professionale, sempre più organizzazioni cercano di individuare e valorizzare i talenti femminili, anche in ruoli strategici. Questo approccio promuove una cultura aziendale basata sulla trasparenza e sul riconoscimento delle competenze individuali.
Un’apertura che fa la differenza
Il nuovo Piano di uguaglianza di genere del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico introduce misure concrete per potenziare l’accesso delle donne alle opportunità di carriera, valorizzando il loro contributo in tutte le aree. Nel triennio 2022-2024 sono state effettuate 191 nuove assunzioni, di cui ben 124 rivolte a profili femminili, favorendo un significativo riequilibrio numerico tra i sessi.
Grazie a queste politiche, l’organico complessivo è passato da 1.584 a 1.775 unità, con una quota di personale femminile salita dal 60% al 61%. Un dato che sottolinea il peso crescente delle donne all’interno della struttura, a testimonianza di un cambiamento di mentalità ormai consolidato.
Il cuore della svolta nei vertici
Secondo il Piano di uguaglianza di genere del Policlinico Campus Bio-Medico, il numero delle dirigenti è cresciuto da 171 nel 2022 a 202 nel 2024, raggiungendo una soglia pari al 49% del totale dei ruoli apicali. Un dirigente su due è ora donna, un traguardo che rappresenta un’effettiva parità di genere ai vertici aziendali (Fonte: Policlinico Campus Bio-Medico).
Il report evidenzia inoltre una distribuzione femminile per categoria professionale: tra i laureati sanitari e i professionisti tecnici la quota supera il 80%, mentre nel personale amministrativo arriva al 59% e tra i tecnici sanitari al 51%. Questi numeri confermano come il raggiungimento dell’uguaglianza si stia traducendo in un cambiamento strutturale e duraturo.