Superbonus medico sbloccato, 6.243€ a chi deve fare visite e controlli: lo potete ricevere tutti

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Visita alla tiroide

Bonus tiroide, ecco come averlo (Freepik Foto) - www.statodonna.it

Nel panorama delle misure di sostegno economico, spesso emergono iniziative che riescono ad avere un impatto concreto.

Non si tratta solo di agevolazioni fiscali o bonus temporanei, ma di strumenti pensati per rispondere a esigenze sanitarie e sociali sempre più diffuse, un vero paracadute per chi ha necessità specifiche.

Negli ultimi anni, le istituzioni hanno dovuto fare i conti con l’aumento di patologie croniche e con la necessità di offrire supporto a chi si trova a convivere con malattie che incidono in modo significativo sulla qualità della vita. Questi interventi non vanno letti come semplici aiuti economici, ma come riconoscimenti della fragilità di determinate condizioni.

La strada che porta a ottenere tali agevolazioni, tuttavia, non è automatica. In molti casi, occorre affrontare un percorso di certificazioni mediche, valutazioni da parte di commissioni specializzate e una procedura amministrativa regolata da criteri molto precisi. Questo assicura che il sostegno venga indirizzato a chi realmente ne ha bisogno.

Vale quindi la pena soffermarsi su uno dei più recenti strumenti messi a disposizione, che ha fatto parlare di sé per l’entità dell’importo e per la platea di potenziali beneficiari. Si tratta di una misura che può arrivare a superare i seimila euro annui, con caratteristiche particolari che meritano di essere approfondite.

Un sostegno economico dedicato

Secondo quanto riportato da La Nazione e ripreso da fonti come Donnaclick.it, il beneficio nasce come forma di assegno di invalidità legato a condizioni cliniche specifiche. L’accesso non è universale: è necessario che venga riconosciuta una percentuale di invalidità pari o superiore al 74%, stabilita a seguito di una visita da parte di una commissione INPS. Un esempio palese sono le complicazioni del sistema endocrino, come le disfunzioni tiroidee, sempre più diffuse e – spesso – seriamente limitanti per chi ne soffre.

Gli importi variano a seconda del grado di invalidità accertato. Si parte da circa 286 euro mensili, cifra che può crescere fino a oltre 550 euro al mese nei casi più gravi. In presenza di necessità di assistenza continua, è prevista un’ulteriore integrazione pari a 520,29 euro mensili. Sommando le erogazioni nel corso di dodici mesi, si arriva così a un totale massimo annuo che tocca i 6.243 euro.

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Bonus tiroide 2025, come funziona (Freepik Foto) – www.statodonna.it

La procedura di accesso

L’iter per presentare domanda è ben definito. Il punto di partenza è sempre il medico di base, che deve trasmettere la documentazione sanitaria aggiornata all’INPS attraverso il portale dedicato. Una volta ricevuta la richiesta, l’istituto convoca l’interessato per una valutazione medico-legale, durante la quale viene determinata la percentuale di invalidità.

Tra i documenti richiesti figurano esami clinici e certificazioni ufficiali, come l’ecografia, il dosaggio del TSH e un attestato che certifichi la patologia. Solo al termine di questa procedura, e in caso di esito positivo, viene attivato l’assegno mensile. Fonti come La Nazione e Donnaclick.it sottolineano che non è sufficiente aver subito un intervento o avere una diagnosi generica: la condizione deve tradursi in un’effettiva compromissione delle attività quotidiane.